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Quella scuola piccola e scomoda dove nessuno vuole insegnare, ma ai residenti si dice no

Si trova nelle Eolie la scuola primaria più piccola d’Europa. E molto scomoda, al punto che nessuno vuole insegnarci. Gli unici che lo farebbero volentieri, sono gli insegnanti residenti, ma sono costretti a lavorare altrove.

L’istituto si trova nell’isola di Alicudi. Gli alunni sono tre in tutto. Simili disagi anche nella vicina isola di Filicudi.

La mancanza di docenti è cronica. A due mesi dall’inizio delle lezioni, non si sa ancora chi starà con gli alunni.

I genitori hanno chiamato i carabinieri

Così i genitori hanno perso la pazienza. La signora Immacolata Barbuto – scrive l’Ansa – ha richiesto la presenza dei carabinieri che presto dovrebbero sbarcare sull’isola.

“La scuola – raccontano le mamme – era rimasta chiusa dalle elezioni. L’altro ieri era arrivata una supplente che ieri è dovuta ripartire con la nave, pare causa malattia. Questo alla primaria. Al Cpe (Centro preparazioni esami) è arrivata ieri mattina una docente che ha fatto neanche un’ora di lezione ed è ripartirà con la nave anche lei”.

“È una lotta continua – dicono gli abitanti – sì chiede pertanto all’assessore e al sindaco di intervenire presso la direzione scolastica regionale. Non si può più sostenere oltre una simile situazione”.

In questi giorni, la primaria è rimasta chiusa “e al Cpe è prevista una lezione di due ore circa che sarà svolta dalla insegnante in pensione residente e della primaria. Se questa è la soluzione…”.

Il vicepreside: l’ultima a rinunciare è stata una docente di matematica

“La docente di matematica nominata nei giorni scorsi si è recata sull’isola di Alicudi ma ha dovuto rinunciare in quanto il percorso fino alla scuola, con 350 scalini, le è risultato estremamente pesante”, ha detto Bartolo Pavone, vicepreside della scuola elementare di Lipari, da cui dipende Alicudi.

“Nel Centro preparazioni esami – spiega Pavone – è stato dato incarico alla docente residente già insegnante di ruolo per una preparazione mirata alle materie letterarie, in vista dell’esame di fine anno, sempre come integrazione alla frequenza delle lezioni tenute in comune con gli alunni di primaria. La segreteria sta lavorando a ritmo serrato per individuare la nuova docente della primaria e un’altra docente di matematica per il Cpe”.

Il paradosso: gli insegnanti residenti lavorano al Nord!

“Per la scuola di Filicudi – continua il vicepreside – sono state integrate le lezioni impartite per tutti gli alunni della primaria dalla docente di ruolo con lezioni di scuola secondaria”. “Riteniamo – conclude – che l’unica soluzione per risolvere anche i problemi scolastici nelle isole minori potrebbe essere una legge che dia la precedenza per l’insegnamento nelle isole dei docenti eoliani. Il paradosso è che una decina di insegnanti eoliani sono costretti a lavorare nel nord Italia e pur avendo fatto richiesta anche per gravi motivi di malattia e di famiglia, non sono state autorizzati a rientrare nelle loro isole”

“Tutto questo – conferma Graziella Bonica, di Filicudi, che insegna in un paese di montagna vicino a Siena – mentre una decina di eoliani lavora lontano dalle isole. Abbiamo richiesto di poter rientrare nelle nostre isole dove i docenti non vogliono andare, ma fino ad ora dal ministero dell’Istruzione nessuna risposta”.

A Ceresole Reale solo 5 alunni

Quest’anno, come scuola più piccola d’Italia si era indicato un istituto di Ceresole Reale, comune piemontese a due passi dal Parco nazionale del Gran Paradiso: a Taranto, dove il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, lo scorso settembre si era ancora recato per l’inaugurazione dell’anno scolastico, docenti e alunni erano saluti sul palco: una scuola, dove però non si ravvisano i problemi di insegnanti presenti invece nell’isola di Alicudi.

Alessandro Giuliani

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