Lorenzo Fioramonti è stato nominato ministro dell’Istruzione. Per il deputato del Movimento Cinque Stelle si tratta di “una promozione”, dato che è stato già vice ministro nel primo governo Conte.
Una delle dichiarazioni più significative nel corso del suo primo mandato da esponente dell’esecutivo ha riguardato il paragone tra sistema scolastico italiano e sistema finlandese: “Qualche mese fa ero in Finlandia per studiare il loro approccio alla sperimentazione sociale, alla digitalizzazione dei trasporti e alle politiche sociali. Conto di tornarci presto per approfondire la loro filosofia educativa, che ritengo affascinante”.
Secondo vari indicatori (tra cui Osce-Pisa), il sistema scolastico finlandese è tra i migliori del mondo, se non il migliore. Tutte le scuole sono pubbliche (non esistono le private), vasti investimenti sulla ricerca, abolite le lezioni frontali con collaborazioni tra docenti e studenti. Per le elementari maestri lasciano 15 minuti di gioco ogni 45 minuti di lezione. A casa vengono assegnati pochi compiti, fino a 13 anni niente voti, tutti alla scuola materna fino ai 7 anni. Ultimo, ma non meno importante: l’insegnante è gode di grande rispetto e viene adeguatamente pagato senza paura di controlli e giudizi di ispettori.
Fioramonti (M5S): “Al Miur serve più gioco di squadra e condivisione delle scelte”
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