Stamani, in uno a tanti abitanti del quartiere partenopeo del Vomero, i quali passeggiavano tranquillamente, godendosi la mattinata di sole, ho assistito a una scena che ha dell’incredibile e che, però, rappresenta l’ennesima plastica testimonianza dello stato di disastro nel quale versa l’educazione di una parte dei nostri giovani, si auguriamo una minoranza, determinata sovente dell’incapacità delle famiglie ma anche della scuola a porre un argine a questo stato di cose.
In tarda mattinata un gruppo di ragazzi, con la scusa di festeggiare la fine delle lezioni, prima si sono insozzati, scambiandosi getti di schiuma con delle bombolette spray, fuggendo all’impazzata, col rischio di travolgere anche qualche passante, e, poi, dopo aver riempito delle bottiglie di plastica con l’acqua della fontana, posta all’incrocio con via Scarlatti, si sono scambiati getti del liquido lanciati in aria, mentre i passanti cercavano di scansarsi allontanandosi in fretta e furia.
Analoga scena si era verificata poco prima in piazza Fuga, dove si è svolta una vera e propria battaglia con lanci di uova marce, farina e gavettoni, che hanno insozzato anche la scultura, presente nella piazza, le panchine arrivando fino agli ingressi degli esercizi commerciali. Fermata anche la scala mobile che collega la piazzetta con via Cimarosa.
Solo l’arrivo di un’autovettura dei carabinieri, intervenuta dopo molto tempo che l’incivile gazzarra era iniziata, ha fatto sì che i ragazzi si dileguassero fuggendo nelle traverse attigue. A terra, intorno alla fontana, è rimasta una grande chiazza d’acqua estesa per diversi metri con residui della schiuma, rendendo peraltro anche scivoloso l’acciottolato.
Una situazione che poteva essere gestita diversamente, visto che si era già verificata anche negli anni scorsi nella stessa occasione, prevedendo la presenza di forze dell’ordine lungo le piazze e le strade poste nei pressi delle scuole del quartiere collinare ma anche sensibilizzando i dirigenti scolastici e il personale dei plessi scolastici del quartiere.
Ci auguriamo che, alla luce di quest’ennesima testimonianza d’inciviltà, episodi del genere non abbiamo più a ripetersi negli anni futuri, auspicando che vengano messe in campo, preventivamente, tutte quelle attività atte a evitare il ripetersi di siffatti riprovevoli eventi.
Gennaro Capodanno
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