Si sta parlando veramente tanto del disegno di legge sulla scuola, analizzandolo dalle varie angolazioni; in particolar modo, si è discusso tanto dei molti punti di criticità ed anche di alcuni punti, che per la verità sono pochissimi, di condivisione.
La percezione, girando sul web, è che la stragrande maggioranza degli insegnanti sia profondamente contraria a questo disegno di legge, tanto da chiederne il ritiro senza se e senza ma. Lo sciopero del 5 maggio, servirà anche, e forse principalmente, a misurare, con il numero di adesioni, la forza del dissenso.
Quanti saranno a dire no, attraverso l’adesione allo sciopero unitario, indetto da diverse sigle sindacali, al disegno di legge sulla scuola? Lo sapremo il giorno 6 maggio, quando i numeri potranno dire con chiarezza che non si tratta di una riforma condivisa e che viene dal basso, come ha sempre detto il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ma una legge imposta dall’alto contro la volontà del mondo della scuola.
Ma il ddl scuola è solo la punta dell’iceberg delle vere intenzioni del Governo sulla scuola. Infatti quello che nessuno dice del ddl scuola è che esistono numerose deleghe su cui il governo, una volta approvata la legge avrebbe carta bianca.
Di cosa si tratta? Bisogna sapere che Il disegno di legge assegna la delega al Governo a legiferare in materia di: semplificazione del Testo Unico della scuola, valutazione degli insegnanti, riforma dell’abilitazione all’insegnamento, del diritto allo studio, del sostegno e degli organi collegiali, creazione di un sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni.
Sì, avete capito bene, il Governo si sta ponendo nelle condizioni di avere le mani libere per modificare il Testo Unico della scuola, per decidere sulla valutazione degli insegnanti e per riformare gli organi collegiali. Quindi d’imperio, senza alcuna opposizione parlamentare e sindacale, il Governo potrebbe decidere di fare la vera riforma della scuola.
A livello parlamentare, alcuni deputati del M5S, ma anche Elena Centemero responsabile scuola di Forza Italia, ritengono che ci sia un eccesso di deleghe che il governo sta acquisendo per completare la riforma della scuola. Qualcuno interno al Miur, veramente ben informato, spiega che nella riformulazione del nuovo testo unico della scuola, non mancheranno le amare sorprese. Si parla di una rivoluzione completa del Titolo I in cui si normano gli organi collegiali e le assemblee di studenti e genitori.
Ricordiamo anche, che nel testo unico della scuola si norma l’orario di servizio dei docenti. Mentre le luci della contestazione sono puntate su alcuni articoli del ddl scuola ed in particolare su quello che assegnerebbe maggiori poteri al dirigente scolastico, sta restando in ombra tutto quello che verrà riformato dopo l’approvazione stessa del ddl.
Forse a spaventare di più dovrebbe essere non tanto ciò che è stato già scritto e pubblicato, ma ciò che, a quanto pare è stato abbozzato, ma è tenuto totalmente nascosto.
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