L’entusiasmo per il ritorno a scuola inciampa sul razzismo: così accade che nel manuale di scuola elementare “Le avventure di Leo” per la classe di seconda elementare, edito dal Gruppo Editoriale Raffaello, una vignetta dedicata ai desideri dei bambini scatena una polemica social che fa senz’altro riflettere su come alcune tematiche siano veicolate nelle scuole.
“Un libro che entra in classi interculturali in cui bambine e bambini nati e cresciuti in Italia hanno colori diversi, famiglie miste, adottive, genitori che provengono da altri paesi ma vivono qui da anni o che sono a loro volta nati e cresciuti qui“, si legge sulla pagina Facebook Educare alle Differenze che ha segnalato la vignetta.
Il post prosegue: “Ma anche bambini arrivati da poco che portano con sé le loro culture d’origine e che costruiscono in quelle classi nuove identità meticce fatte di incontri e reciproche contaminazioni. Bambini che continuiamo attraverso rappresentazioni come questa ad additare come stranieri, come altro rispetto a una presunta normalità italica e a scimmiottare con un linguaggio imbarazzante che sembra preso da un pessimo film degli anni Trenta“.
Un’insegnante di Milano, Francesca Sempio, scrive su Facebook a proposito della vicenda, si legge anche su La Repubblica: “Mi mancano le parole per dire quanto razzisti, beceri, lontani dalla realtà delle classi, siano gli autori e gli editori di questa cosa che non riesco a chiamare libro. Insegnanti, riprendiamoci la libertà di insegnamento. Effettuiamo la scelta alternativa al libro di testo unico. Per fortuna, i nostri alunni non sono bidimensionali né stupidi come li dipinge questa pagina“.
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