In una nota del Miur è scritto che per quest’anno scolastico gli studenti delle classi quinte potranno svolgere l’esame di Stato anche se non hanno completato l’«intero monte ore minimo di alternanza previsto dalla legge 107»
Il motivo della deroga sarebbe un atto di generosità nei confronti degli studenti ripetenti l’ultimo anno i quali non hanno potuto frequentare le ore previste di alternanza nel biennio precedente; deroga che però non si ripeterà l’anno prossimo quando diventa vero e proprio requisito di ammissione agli esami.
«Per gli alunni che, invece, hanno rispettato il monte ore minimo di alternanza, acquisendo una serie di competenze legate al profilo di indirizzo o trasversali – spiega (secondo quanto riporta il Sole 24 Ore) un dirigente del Miur – è previsto che le commissioni di esame possano valorizzare l’esperienza effettuata in sede di terza prova e durante il colloquio. Tuttavia, proprio in ragione della non obbligatorietà, le stesse commissioni, quest’anno, non potranno mai penalizzare gli studenti che non hanno potuto assolvere all’esperienza “on the job” o che vi abbiano assolto soltanto in parte».
Anche i candidati esterni, come è prevedibile, potranno avvalersi della deroga e la eventuale mancanza del numero complessivo di ore di alternanza col lavoro non dovrà «costituire in alcun modo elemento di penalizzazione nella valutazione».
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