Politica scolastica

Azzolina: “Riapertura delle scuole a settembre è fondamentale per studenti e famiglie” [VIDEO]

Question time al Senato per la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. L’esponente del governo Conte risponderà a quattro interrogazioni parlamentari.

La prima sui programmi di mobilità internazionale (clicca qui per leggere l’interrogazione), la seconda, invece, sulla riapertura delle scuole (clicca qui), la terza, invece, sulle scuole paritarie (clicca qui), la terza, infine, sugli esami di maturità (clicca qui).

Le risposte della ministra Lucia Azzolina

Sulla prima interrogazione, Azzolina afferma che “sin dall’insorgere dell’emergenza sanitaria il governo ha adottato ogni provvedimento utile alla tutela della salute delle nostre studentesse e dei nostri studenti e al sollecito rientro in Italia degli alunni impegnati nei programmi internazionali di mobilità studentesca. Abbiamo fatto sì che alla sospensione dei viaggi e delle iniziative di istruzione, deliberata già nel mese di febbraio, fosse previsto un rimborso della somma spesa dalle famiglie o l’emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno, con una distinzione tra classi terminali e classi intermedie dei vari cicli di istruzione. Il ministero dell’Istruzione si è fatto mediatore per assicurare il rientro anticipato degli studenti, e ha fornito istruzioni operative ai Consigli di classe per far sì che il rientro degli studenti avvenisse in maniera serena, concordando con l’alunno un percorso essenziale di studio focalizzato sui contenuti fondamentali utili per la frequenza dell’anno successivo’. Per quanto riguarda la programmazione per il prossimo anno scolastico, il 2020/2021, il governo intende dispiegare ogni sforzo per non lasciare sole le famiglie, garantendo, in condizioni di sicurezza, le opportunità di studio e di crescita sviluppate da queste forme di mobilità studentesca internazionale, ove ve ne siano le condizioni sanitarie e sulla base del contesto epidemiologico. È per tale ragione che, lavorando in stretto raccordo con gli altri Paesi coinvolti e con gli enti organizzatori, valuteremo nelle prossime settimane le iniziative e le decisioni più opportune, vista l’importanza della tematica”.

Sulla seconda interrogazione, invece, Azzolina dice che “garantiremo la massima sicurezza e la continuità didattica. Stiamo lavorando con il ministero della Salute, la riapertura delle scuole a settembre è esigenza condivisa da tutto il governo. Verranno fornite indicazioni operative. Stiamo lavorando con il Comitato tecnico-scientifico e il documento è alle limature finali e sarà reso noto nelle prossime ore. Il Comitato di esperti nominato sta lavorando e anche questo secondo documento sarà a breve presentato. La riapertura delle scuole e la ripresa dell’attività didattica a settembre sono una esigenza per gli studenti e le studentesse, le loro famiglie ed è un obiettivo condiviso da tutto il governo. In tema di edilizia scolastica il decreto Rilancio ha previsto misure di semplificazione amministrativa per consentire agli Enti locali proprietari degli immobili di operare celermente. Nella fase di conversione del decreto legge 22/2020, è stato approvato in Senato, un emendamento importante: i sindaci e i presidenti di Provincia avranno poteri commissariali per porre in esser velocemente quanto necessario e portare a termine i lavori di edilizia scolastica”.

Sulla terza interrogazione, Azzolina ribadisce che: “Garantiremo la continuità didattica agli studenti. Abbiamo avviato procedure per assumere quasi 80mila insegnanti. Vogliamo abbattere il precariato. Il 28 aprile il ministero ha bandito quattro procedure concorsuali per la copertura di ben 61.863 posti, comuni e di sostegno, su tutto il territorio nazionale, di cui 12.863 nelle scuole dell’infanzia e primaria, 25mila nella scuola secondaria con il concorso ordinario e 24mila posti di docenti della scuola secondaria da coprirsi con specifica procedura straordinaria, riservata proprio ai docenti precari con almeno tre annualità di servizio nelle istituzioni scolastiche statali. Il personale docente delle scuole paritarie, invece, potrà partecipare, ove abbia maturato il requisito di servizio minimo, alla procedura straordinaria finalizzata all’acquisizione dell’abilitazione all’insegnamento, ferma però restando la possibilità di poter prendere parte al concorso ordinario anche ai fini dell’immissione in ruolo, se in possesso dei requisiti previsti dal bando. Inoltre, l’articolo 230 del recente Decreto Rilancio ha incrementato di ben 16mila unità i posti già previsti dai suddetti concorsi. Abbiamo avviato, dunque, procedure per assumere quasi 80mila docenti. Vogliamo ridurre il precariato, per dare più stabilità alla scuola, e vogliamo farlo attraverso concorsi regolari, selettivi. Anche per questo in fase di conversione del decreto legge 22/2020, in discussione oggi in Aula in Senato, con un emendamento già approvato in commissione, abbiamo modificato, sulla base di un accordo di maggioranza, la modalità di svolgimento della prova d’esame del concorso straordinario, eliminando i quiz a crocette, previsti dal decreto scuola dello scorso dicembre, e sostituendoli con quesiti a risposta aperta. Sono state avviate specifiche iniziative con la Task force per le emergenze educative del ministero, tra le quali un servizio online per il supporto psicologico alle famiglie, agli studenti e ai docenti nell’affrontare il difficile momento di emergenza, la predisposizione di un’equipe di psicologi dell’età evolutiva che è in ascolto di giovani, docenti e famiglie per garantire, anche a distanza, il servizio dello sportello d’ascolto. Ciò dimostra la volontà del Governo di tutelare tutti i nostri studenti, rispettando la libertà di scelta educativa delle famiglie”

Sull’ultima interrogazione, infine, Azzolina dice: “Stiamo lavorando a stretto contatto con le scuole per garantire le migliori misure di sicurezza per far svolgere l’esame di maturità in presenza. La salvaguardia delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e del loro futuro rappresenta una priorità fondamentale e ineludibile. Per questo e’ stata siglata un’intesa tra il ministero e le Organizzazioni sindacali che recepisce il documento prodotto dal Comitato tecnico-scientifico sulle misure per garantire lo svolgimento degli esami di Stato del secondo ciclo in presenza in condizioni di massima sicurezza. Il Protocollo prevede, oltre alle prescrizioni di carattere sanitario, apposite indicazioni operative. Stiamo lavorando in stretto raccordo con gli Uffici scolastici regionali e con i sindacati. Il ministero ha già avviato il servizio di help desk a favore delle scuole, attraverso l’attivazione di un numero verde che servirà a raccogliere quesiti e segnalazioni sull’applicazione delle misure di sicurezza e a fornire assistenza e supporto operativo, anche di carattere amministrativo. In qualunque momento, inoltre, potrà essere chiesta al Comitato tecnico-scientifico l’adozione di eventuali e ulteriori misure proporzionate all’evolversi della situazione epidemiologica. Saranno costituiti tavoli di lavoro regionali per monitorare la situazione territoriale, con la collaborazione, oltre che dei sindacati, anche degli enti locali, dei servizi di igiene epidemiologica, della Croce Rossa e della Protezione Civile. Il ministero fornirà supporto per la formazione, anche in modalità online, sull’uso dei dispositivi di protezione individuale e sui contenuti del Documento tecnico-scientifico. L’attuazione delle indicazioni contenute nel Documento tecnico-scientifico sara’ garantita dalle risorse stanziate, con il decreto Rilancio per quest’anno, pari a oltre 39 milioni di euro, destinate alle scuole statali e paritarie proprio per interventi volti a garantire lo svolgimento degli esami di Stato in condizioni di sicurezza, assicurando interventi di pulizia degli ambienti scolastici e l’acquisto di dispositivi di protezione individuale”.

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Andrea Carlino

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