Question time alla Camera con la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
La ministra ha risposto a due interrogazioni sulle risorse per la dotazione tecnologica a supporto della didattica a distanza; sulle iniziative in vista della riapertura graduale delle scuole e della ripresa delle attività scolastiche.
Alla prima interrogazione, presentata dal M5S, la ministra risponde: “La scuola non si è mai fermata, le difficoltà ci sono state, non si può negare anche a causa del digital divide. Una prima indagine sulla didattica a distanza, indirizzata a tutte le scuole d’Italia, ci ha permesso di osservare le prime ricadute delle misure adottate: le istituzioni scolastiche che hanno attivato sistemi di didattica a distanza sono riuscite a coinvolgere il 94% degli studenti, utilizzando molteplici strumenti. Nei giorni scorsi abbiamo avviato un nuovo monitoraggio proprio per raccogliere ulteriori informazioni per comprendere gli effetti della distribuzione delle risorse cui prima ho fatto cenno, ma soprattutto per rilevare le ulteriori necessita’ di device e connettività da parte delle fasce più deboli, così da intervenire ulteriormente laddove ci siano ancora carenze che impediscano di garantire pienamente il diritto allo studio posto dalla nostra Carta tra quelli fondamentali ed inalienabili. Ad ogni modo per non lasciare nessuno indietro abbiamo stanziato ulteriori 80 milioni di euro a valere sulle risorse PON destinati proprio all’acquisto di pc, tablet e dispositivi per la connessione internet, dedicati alle scuole del I ciclo”.
Sulla seconda interrogazione, invece, presentata da Italia Viva, Azzolina risponde così: “”La salvaguardia dei nostri e del loro futuro rappresenta una priorità fondamentale e ineludibile. Dal momento del mio insediamento come Ministro, in poco meno di 4 mesi, grazie ad un proficuo lavoro condotto insieme alle Regioni, agli enti locali tutti: abbiamo assegnato a marzo ben 510 milioni per la messa in sicurezza delle scuole; stiamo pubblicando la graduatoria del bando da 98 milioni per l’adeguamento delle scuole alla normativa antincendio e abbiamo ripartito tra le regioni ulteriori 320 milioni così da autorizzare gli interventi a inizio giugno; abbiamo predisposto il decreto di assegnazione di 855 milioni per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico delle scuole secondarie di secondo grado, come previsto dalla legge di bilancio per il 2020; abbiamo assegnato agli enti locali 65,9 milioni per indagini diagnostiche su solai e controsoffitti. Il Paese ha fatto sforzi importanti in queste settimane per rispondere all’emergenza sanitaria, grandi sacrifici che non possono essere vanificati in questa delicata fase. Per questo l’orientamento è riprendere l’attività didattica in aula, ma solo quando il quadro epidemiologico lo consentirà, alle condizioni ragionevoli di sicurezza per tutti: per gli alunni, per il personale scolastico e, di riflesso, per l’intera società. Quanto agli Esami di Stato del secondo ciclo, mi sono battuta fin dall’inizio dell’emergenza per salvaguardarli. L’Italia è, non a caso, tra i Paesi, in Europa, che hanno deciso di mantenerli e di non annullarli. Anche per questo, come ho già detto, auspico davvero che ci sia la possibilità, come anche tanti ragazzi ci stanno chiedendo, di svolgere almeno l’orale in presenza. Ovviamente nelle giuste condizioni di sicurezza per la salute di tutti”.
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