Question time alla Camera con il ministro della salute Roberto Speranza che ha risposto in tema di vaccini sui minori:
“Solo il vaccino Pfizer è utilizzabile fino ai 16 anni, gli altri dai 18 anni in su. Abbiamo dato priorità alle fasce più deboli come i soggetti fragili e gli anziani. Oggi si pone il tema di andare alle altre generazioni. Circa 20 milioni di dosi saranno a disposizione nel mese di giugno. Il 28 maggio Ema potrebbe dare l’ok a Pfizer per la fascia 12-15 anni, potremmo allargare come negli Usa le vaccinazioni. Questo è essenziale in vista del nuovo anno scolastico. La campagna di vaccinazione è l’arma più importante di cui disponiamo per chiudere questa stagione”.
Intervenuti: PROVENZA, D’ARRANDO, FEDERICO, IANARO, LOREFICE, MAMMÌ, NAPPI, MISITI, PENNA, RUGGIERO, SPORTIELLO e VILLANI.
La Pfizer ha annunciato di aver presentato all’Agenzia europea del farmaco (Ema) la richiesta di una modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata rilasciata per il vaccino anti-Covid Comirnaty, così da poterne estendere l’impiego anche ai 12-15enni; qualora l’Ema approvasse la richiesta, la modifica sarà valida in tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea;
Sergio Abrignani, immunologo della Statale di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico, ha dichiarato che si stanno facendo «gli studi clinici anche nei giovani, nei ragazzi e nei bambini ed entro giugno 2021 ci dovrebbero essere i primi dati su queste fasce di età»;
in Italia circa il 17 per cento degli abitanti ha meno di 18 anni e, per l’emergenza pandemica da SARS-CoV-2, questo dato potrebbe anche comportare una difficoltà a raggiungere l’immunità auspicata;
l’estensione degli studi clinici per i vari vaccini alla popolazione pediatrica è stata sollecitata da molti ricercatori e la scarsità di studi clinici è riconducibile sia al timore di effetti avversi sia alla ritenuta minore urgenza dinanzi al coinvolgimento meno grave in questo gruppo di popolazione; se l’obiettivo dichiarato della vaccinazione di adulti e anziani è stato il contenimento della malattia COVID-19, quello della vaccinazione pediatrica dovrebbe essere la riduzione della trasmissione del virus;
vaccinare i minori richiede inevitabilmente tempi più lunghi e complessi di quelli per gli adulti, a causa della diversa risposta immunitaria e della necessità che la vaccinazione sia autorizzata dai genitori;
bisognerà farsi carico dei timori dei genitori e del consenso alla vaccinazione pediatrica e bisognerà programmare un piano vaccinale adeguatamente informato, assicurando una comunicazione efficace e rassicurante nei confronti dei minori e dei loro genitori;
parimenti dovrà essere organizzata una vaccinazione che tenga conto, da un lato, dei soggetti più fragili, tra gli stessi minori, e, dall’altro, dell’ordinato avvio dell’anno scolastico.
In vista dell’eventuale autorizzazione dell’Ema alla vaccinazione dei minori, quali iniziative il Ministro interrogato intenda porre in essere per assicurare un piano vaccinale adeguato alla complessità derivante dal coinvolgimento dei minori, dalla fragilità di alcuni di essi, dalla necessità di garantire un consenso consapevole e informato da parte dei genitori, nonché dall’esigenza di garantire un ordinato avvio del nuovo anno scolastico?
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