Sembra inoltre, come recita il comunicato Cobas, che allo sciopero abbia aderito un numero di insegnanti sufficiente per creare difficoltà, tanto che i dati a questo punto non sarebbero attendibili. Ieri intanto, comunica Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas, ci sarebbero state manifestazioni in sessanta città e “malgrado una pioggia inclemente, migliaia di docenti e personale, hanno protestato esprimendo l’intero arco di richieste Cobas, che sono state poi da noi esposte alla nutrita delegazione ministeriale, guidata dal sottosegretario Rossi Doria.”
Durante l’incontro, comunicano i Cobas, “abbiamo ulteriormente precisato quanto sia distruttiva la valutazione di scuole, docenti e studenti sulla base dei quiz strutturati, e la drammaticità dell’impoverimento culturale prodotto dal cosiddetto “teaching to test” e cioè dal miserrimo insegnamento finalizzato unicamente alla risoluzione dei quiz. Le richieste al proposito che i Cobas hanno fatto ai rappresentanti del MIUR sono state:
a) che vengano tolti i quiz dall’esame di terza Media;
b) che non siano introdotti all’esame di Maturità;
c) che la pratica dei quiz Invalsi torni ad essere procedura facoltativa, affidata alle decisioni dei Collegi docenti delle singole scuole.
Conseguentemente, abbiamo richiesto la cancellazione del Sistema di (s)valutazione fondato sui suddetti quiz e imposto di soppiatto dal precedente governo senza alcuna discussione parlamentare.
La delegazione Cobas ha poi denunciato il furto di salario perpetrato ai danni dei lavoratori/trici con il blocco dei contratti e degli scatti di anzianità, richiedendo al più presto la fine di entrambi i blocchi; e ha posto l’urgenza di annullare la deportazione dei docenti “inidonei” e l’espulsione degli Ata precari, procedendo nel contempo all’assunzione dei precari su tutti i posti disponibili e alla restituzione nella scuola del diritto di assemblea per tutti/e.
Il sottosegretario Rossi Doria e lo staff ministeriale hanno registrato le nostre richieste e si sono impegnati a rispondere in tempi ragionevolmente rapidi, precisando che le competenze del nuovo gruppo dirigente sono ancora da definire con precisione e che sugli argomenti da noi segnalati è in corso un confronto all’interno del governo, i cui risultati non erano in grado di anticipare.
L’incontro si è concluso con un impegno ad un nuovo confronto appena il governo e il MIUR avranno preso decisioni in merito ai punti e alle richieste avanzati dalla delegazione Cobas e dai docenti ed Ata in sciopero in questi giorni.”
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