Quale o quali docenti preferirebbe non avere tra gli insegnanti di suo/a figlio/a… Questo è quello che si legge in un questionario di valutazione distribuito in un Istituto Comprensivo di una provincia siciliana.
QUESTIONARIO VALUTAZIONE DISTRIBUITO AI GENITORI
I genitori dei figli frequentanti l’istituto scolastico ci segnalano la distribuzione a tutte le famiglie di un questionario di valutazione composto da due parti.
Nella prima, il genitore è riconoscibile con tanto di nome e cognome, nell’altra invece, composta da un’unica richiesta, è garantito l’anonimato.
Sempre nella prima parte si chiede ai genitori la valutazione della qualità complessiva degli insegnanti, le opzioni possibili sono non sufficiente, sufficiente, buona.
Poi si chiede di valutare la proporzione delle attività extra aula e la loro valenza. Inoltre il Dirigente scolastico chiede, senza garantire l’anonimato e quindi in modo che il genitore possa essere riconoscibile, di valutare l’opera del Dirigente, la figura del Dirigente, chiedendo in modo specifico se il Dirigente è competente oppure se non è competente.
Questa prima parte di questionario di valutazione si chiude con il nome e cognome del genitore, il nome dell’alunno/a, la classe di riferimento e la firma del genitore. Infine il genitore dovrà consegnare questa parte di questionario ad un “bidello” (così è scritto nel documento, preposto alla raccolta di questa prima parte).
PARTE ANONIMA DEL QUESTIONARIO LASCIA MOLTO PERPLESSI
Il Dirigente scolastico che per la sua figura ha proposto una valutazione in chiaro, per la valutazione dei singoli docenti, garantisce quindi ai genitori il pieno anonimato.
Successivamente, nel questionario compare una domanda che alcuni hanno già definito “choc” e che non mancherà di creare polemiche. La domanda incriminata, richiesta su base anonima e la cui risposta verrà consegnata entro il 21 maggio prossimo in apposite urne situate all’ingresso dei plessi dei vari ordini di scuola, è la seguente: “Quale o quali docenti preferirebbe non avere tra gli insegnanti di suo/a figlio/a……………………….” .
Ovviamente, il tutto è stato anche ben particolareggiato in una circolare del 9 maggio 2018, dove la parte anonima è coperta dal totale anonimato, per cui nella parte del questionario da introdurre nelle urne create appositamente, non ci sarà la firma e il nome e cognome dei genitori.
Per la formulazione di questa domanda, c’è già chi invoca l’intervento dell’USR Sicilia e del Miur, anche perchè si va a collocare in un momento storico nel quale si segnalano alcuni casi di cronaca che vedono gli insegnanti vittime di violenze e soprusi .
OGNI COMMENTO SULLA VICENDA RESTA SUPERFLUO E INUTILE
Il provvedimento preso dal Dirigente Scolastico non merita nessun commento. Probabilmente, dovrebbero essere la ministra Valeria Fedeli e il Direttore Generale dell’USR Sicilia a fare i commenti su questa vicenda.
Tuttavia, un’osservazione nasce spontanea: “Come mai il Ds per la valutazione della sua figura non ha garantito, allo stesso modo proposto per i docenti, l’anonimato?”.
Perchè, con il questionario proposto si inducono i genitori ad avviare la caccia al docente, in maniera anonima e senza alcun contraddittorio. Cui prodest?
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