Dal 2013 l’unità operativa di cardiologia e aritmologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con il sostegno della Onlus La stella di Lorenzo, ha reso noto la sua attività di prevenzione e sensibilizzazione porta avanti nelle scuole per combattere la morte improvvisa, ovvero il decesso che si verifica immediatamente dopo la comparsa dei sintomi (entro un’ora dall’insorgenza) o anche in assenza di sintomi.
In età pediatrica colpisce circa 3 pazienti apparentemente sani su 100.000.
E così si apprende che sono stati effettuati circa 9.700 tracciati elettrocardiografici eseguiti in 15 istituti scolastici sui bambini di età compresa tra i 3 e i 13 anni. Di questi, 3.920 – pari al 40.4% degli esaminati – non avevano mai eseguito un elettrocardiogramma in precedenza.
Dai controlli effettuati, 658 presentavano delle anomalie del tracciato elettrocardiografico. In 589 casi si trattava di anomalie minori (il 6%), mentre per lo 0,7% – corrispondente a un totale di 69 bambini – si riscontravano anomalie maggiori.
Anomalie che, in molti casi, possono portare a morte cardiaca improvvisa.
Una prevenzione attiva, che consiste nell’andare a scovare il bambino a rischio nel posto dove trascorre più tempo: a scuola.
E’ proprio lì che il potenziale paziente, tra le attività statiche e le discipline sportive, potrebbe star male. Per questo è importante individuarlo e trattarlo prima che arrivi al Pronto Soccorso in gravi condizioni a causa di un evento cardiaco catastrofico.
Lo screening
E una sensibilizzazione volta a informare le famiglie sul tema dell’importanza degli screening elettrocardiografici come strumento utile per combattere la morte cardiaca improvvisa.
Secondo i medici coinvolti, circa l’1% dei bambini e dei ragazzi che arrivano al Pronto Soccorso pediatrico nel nostro Paese, presentano un pregresso evento sincopale o pre-sincopale che, in alcuni casi, può precedere la morte.