Giulietta quando si innamorò di Romeo aveva 13 anni e non ci fu verso di lasciare l’amante, nonostante morti e minacce, odi fra famiglie e avversioni, fino a quando i due amanti non morirono insieme, ma abbracciati.
Non siamo a questo punto tanto ferale, per fortuna, ma la storia fra il prof di trent’anni più vecchio della giovane di 15 anni ha avuto all’ultimo atto un lieto fine, per la coppietta, naturalmente, non per i genitori che non volevano, e giustamente direbbe una sana filosofia della vita, questo legame che appunto per loro non si doveva fare: trent’anni son troppi, suvvia.
Infatti per impedirlo, appena hanno scoperto la relazione, ch’era iniziata nel 2020, l’era della pandemia, fra la figlia e il prof, i genitori sottoposero la ragazzina a visita ginecologica, scoprendo l’avvenuto rapporto completo col docente che immediatamente venne accusato di violenza sessuale e plagio su minore.
Tuttavia il docente, che non è andato incontro ad alcun procedimento disciplinare, che tutt’ora insegna in una scuola di Reggio Emilia, e che convive regolarmente con la ragazzina ormai maggiorenne, viene indagato dalla magistratura, ma bisogna aspettare tre anni affinché la storia si trasferisca in tribunale.
E a questo punto entrano in ballo gli psicoterapeuti, per capire se la ragazzina sia stata vittima di subornazione: se, in pratica, sia stata in qualche modo plagiata, costretta ad accettare quella relazione da parte di una personalità più forte e con potere decisionale su di lei.
Tutto farebbe supporre questa tesi, il plagio, e invece il colpo di scena, dopo il colpo di fulmine: per l’esperto la 15enne, oggi maggiorenne, non subì stato d’inferiorità. E così la procura di Reggio, di fronte a tanta evidenza, presenta al gip richiesta di archiviazione. Ma la famiglia di lei non ci sta ancora e si oppone all’istanza del pm: vuole che il caso vada avanti e che il professore venga rinviato a giudizio e affronti un processo.
E finalmente davanti al giudice, dopo avere ascoltato le parti, si arriva alla sentenza: la richiesta della procura, di archiviare il caso perché fra l’alunna e il prof scattò vero e grande amore, è ampiamente accolta. Fra i due ci fu amore, non si discute, sentenzia il giudice.
L’amore, come diceva Virgilio e pure San Tommaso d’Aquino, vince su tutto: Amor Vincit Omnia
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