Ancora aggressioni, sangue e violenza nelle scuole italiane. Stavolta ci troviamo a Miano, quartiere della zona nord di Napoli, all’istituto Duca di Buonvicino. Qui, tra le mura scolastiche, uno studente di soli 15 anni oggi è stato accoltellato, si pensa da un coetaneo, riportando ferite al braccio e alla schiena.
“La scuola non c’entra niente”
Il fatto è stato riportato da Il Corriere della Sera. Il giovane, che ha perso molto sangue, è stato soccorso in classe, anche se pare che l’accoltellamento non sia avvenuto lì, ed è stato portato all’ospedale Cardarelli. Non è in pericolo di vita, ma comunque è in prognosi riservata e ricoverato in Rianimazione.
Sono state riscontrate altre ferite, alcune delle quali anche sul viso. Le condizioni dell’adolescente, comunque, non destano preoccupazione. Il ragazzo, però, è in stato di choc in ospedale ed è in attesa di essere sottoposto a una Tac per verificare eventuali danni agli organi interni prodotti dalla coltellata al torace.
Al momento non si conosce il motivo dell’aggressione. Si parla di un’accesa discussione che sarebbe cominciata ieri sera tra i due adolescenti, nata, anch’essa, all’interno dell’istituto scolastico. I due frequentano la stessa scuola ma non sono compagni di classe.
La preside, Carmela Musello, dal canto suo, si dice scioccata e ci tiene a precisare che i due ragazzi non hanno mai dato l’impressione di poter essere violenti: “La scuola non c’entra niente, è un fatto gravissimo, certo, ma si tratta di due bravi ragazzi e siamo sconvolti. Nessuno dei due ha mai mostrato alcun atteggiamento violento”.
Le riflessioni sull’accaduto
“Conosciamo entrambi, la vittima e il presunto responsabile. Sono due bravi ragazzi, non hanno mai dato segni di aggressività, di indisciplina. Ci dispiace per tutti e due. Quello che ha commesso il reato è arrivato a scuola quest’anno da una paritaria e appartiene a una famiglia semplice e perbene. Stiamo lavorando con la polizia. Ci dispiace anche per il padre dell’aggressore, che piangeva qui davanti poco fa”, ha concluso.
Sulla vicenda è intervenuta l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, come riporta La Repubblica: “Noi della associazione – dice il presidente Manuel Ruggiero – per primi abbiamo ricevuto la notizia dell’accaduto e abbiamo seguito il viaggio in ambulanza del ragazzo che è stato sempre vigile e cosciente. La scuola dovrebbe essere un posto sicuro, in una classe non dovrebbero succedere queste cose. Stiamo facendo una paurosa retromarcia nella scala evolutiva, l’istinto animalesco sta prevalendo su noi”.