Dopo la manifestazione del 7 agosto a Montecitorio ieri una delegazione dei comitati Quota 96, Quota 96 Cobas e Quota 96 precari ha incontrato il direttore generale del Miur, Luciano Chiappetta.
E pare che le speranze non siano del tutto perse. Chiappetta, infatti, si è mostrato ottimista sul possibile recupero dell’emendamento soppresso al Senato, nel prossimo decreto scuola, che come annunciato da Renzi andrebbe varato entro la fine di agosto.
Insomma, secondo il funzionario i tempi tecnici, per andare in pensione già da quest’anno scolastico, ci sono.
E la data possibile sarebbe il 20 settembre. Esiste, infatti, una norma legislativa che consente di sostituire gli insegnanti entro 20 giorni dall’inizio delle lezioni: secondo il direttore generale il Ministro, di concerto con l’INPS, è in grado nell’arco di trenta giorni di espletare le procedure tecniche necessarie, sia per il pensionamento che per l’assunzione dei precari, perché i posti che si rendono disponibili entro il 31 ottobre vanno ad incrementare il turnover dell’A.S. 2014-2015.
La delegazione ha poi avanzato una richiesta che potrebbe fornire numeri certi e mettere fine al balletto delle cifre con cui l’INPS e la RdS giocano: aprire immediatamente le istanze on line per il pensionamento, subordinandole all’eventuale approvazione del decreto per Q96, ma, secondo Chiappetta, la procedura è inaccettabile in quanto, essendo in contrasto con i presupposti legislativi, si potrebbero aprire dei contenziosi.
I numeri sono certi: sono quelli che risultano dalla ricognizione dell’ottobre 2013 e sono i numeri che il Miur sosterrà.
Buone notizie anche sul fronte dell’opzione di esercitare il diritto (se sarà riconosciuto) di andare in pensione anche negli anni successivi: anche questa è una possibilità da non escludere.
Insomma l’emendamento soppresso, uscito dalla porta, potrebbe rientrare dalla finestra così come è e sarebbe contenuto nel prossimo decreto scuola. Purtroppo rimarrebbe il comma 3 che è il sequestro del TFS.
Una parziale vittoria? Può darsi, le possibilità sono tante. Ma possibile non vuol dire certo…