In occasione della tavola rotonda di domani, 22 maggio, Roma,(è disponibile la diretta Streaming) Quota 96 incassa un’interpellanza parlamentare dell’on. Annalisa Pannarale, deputata di Sel e segretaria della presidentessa della Camera dei deputati, Laura Boldrini. La Pannarale, nell’annunciare al personale della scuola la sua iniziativa, scrive pure: “L’interpellanza è più veloce del decreto e ha obiettivi diversi. Serve a preparare il parlamento all’eventuale approvazione del decreto predisposto dal governo. Avviene in commissione ed è più facilmente condivisibile nella preparazione della strada per l’approvazione del decreto stesso”.
Domani questa interpellanza al nuovo Governo di Enrico Letta (ricordiamo che nella scorsa legislatura ne furono presente altre sugli scranni della ministra Fornero e quindi senza successo) verrà letta e illustrata pubblicamente nel corso dei lavori della tavola rotonda, dove è prevista pure la presenza dell’on. Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.
E Boccia, in un messaggio inviato alla tavola rotonda sui pensionandi della scuola, organizzato dal comitato civico Quota 96, ha scritto: “Non appena in Commissione Bilancio arriverà il primo provvedimento in materia pensionistica sarà mia priorità raccordarmi con il presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano, per proporre al governo una modifica che colmi, in tempi brevi, la grave lacuna sui cosiddetti ‘Quota 96’. Già nei mesi scorsi ho avuto modo di seguire, in prima persona, l’importante battaglia portata avanti dal comitato civico degli esodati della scuola e mi sento di esprimere, ancora una volta, una forte vicinanza a tutti i lavoratori che si sono dovuti scontrare con quel “mostro esodati” creato dalla recente riforma Fornero. Non è mancato provvedimento che avesse attinenza con il tema delle pensioni nel quale il Partito Democratico non abbia tentato, con emendamenti appositi, di porre rimedio a questo evidente errore. E oggi, anche alla luce del nuovo esecutivo appena insediato, voglio ribadire il mio impegno perché questa vicenda trovi, finalmente, la giusta soluzione”.
Contestualmente Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, scrive al Comitato “Quota 96”: “Posso e voglio rassicurarvi dicendovi che rimango sempre accanto a voi nelle vostre sacrosante rivendicazioni. La grave ingiustizia da voi sofferta, cari amici, offende tutti i cittadini che credono nella giustizia e nell’uguaglianza sociale. Sono pronto a firmare una petizione in parlamento in base all’ex art. 50, qualora ve ne fosse la necessità, ma auguro a tutti voi di risolvere quanto prima questa ingiustizia e che già stasera i politici ospiti alla vostra Tavola Rotonda possano darvi sicure rassicurazioni in merito passando dalle promesse ai fatti concreti”.
Come è possibile constare dunque, qualcosa si muove a favore di questi lavoratori ingiustamente penalizzati dalla nuova legge sulle pensioni, che inopinatamente ha stravolto i progetti di vita e le aspettative future di circa 3500 persone impegnate nella scuola e che contavano su una legge precisa dello Stato.
Di grande importanza risultano le parole dell’on. Boccia che non solo riconosce lo sbaglio grave nella Legge Fornero che riguarda le pensioni della scuola, ma anche la necessità di porvi al più presto rimedio, in sintonia col giudice Imposimato che da sempre è stato vicino, suggerendo, consigliando, incoraggiando della giustezza della lotta, il Comitato “Quota 96”. Vorremmo sperare che finalmente questa paradossale e assurda vicenda trovi il suo giusto e immediato epilogo.
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