La Flc-Cgil torna su un tema che fa poco onore alla politica, quello cioè di avere ingiustamente penalizzato e colpito circa 3000 lavoratori della scuola con norme pensionistiche che non tengono conto delle specificità del comparto dell’istruzione.
La FLC CGIL fa espressamente richiamo a quei lavoratori della scuola, essenzialmente nati nel 1952, per i quali è stato chiesto per le vie parlamentari e per quelle giudiziarie uno slittamento al 31 agosto 2012 dei benefici validi per il resto del pubblico impiego al 31 dicembre 2011. Infatti, come da ormai da un anno si ripete, i lavoratori della scuola finora hanno da sempre goduto di una sola finestra di uscita alla fine dell’anno scolastico, sia per garantire la continuità didattica, sia per l’allineamento dello sviluppo delle anzianità di servizio e delle carriere che iniziano proprio con l’anno scolastico. La Riforma Fornero nella norma di salvaguardia disconosce questa peculiarità per coloro che avrebbero maturato il diritto al pensionamento al 31 agosto 2012, cioè alla fine dell’anno scolastico 2011/12.
La FLC CGIL ha impugnato davanti al TAR del Lazio la Circolare ministeriale della Funzione Pubblica dell’8 marzo 2012, la Circolare n. 23 e il Decreto n. 22 del MIUR del 12 marzo che applicano al settore pubblico e alla scuola la riforma Fornero.
Il TAR del Lazio il 4 luglio 2012, a fronte della nostra impugnativa dei provvedimenti attuativi della riforma Fornero, ha ritenuto di sottrarsi dal giudizio ritenendo competente in materia il giudice del lavoro.
La FLC CGIL, tramite il proprio ufficio legale, ha notificato al Consiglio di Stato la presentazione del ricorso contro la decisione del TAR, mentre proseguono i ricorsi al giudice del lavoro avviati dalle nostre strutture territoriali.
Ora tuttavia, continua la Flc-Cgil, è necessario un impegno politico che riunisca la giurisprudenza fin qui prodotta e la traduca in un diritto certo per rimediare a quella che gli esperti giudicano una grave ingiustizia, confliggente con normativa ancora in vigore come la legge 449 del 1997 all’articolo 59, che individua nell’ultimo giorno dell’anno scolastico l’unica data utile per il pensionamento del personale della scuola.
Da queste premesse nasce l’iniziativa del sindacato di Pantaleo, di incontrare le forze politiche più sensibili alla problematica e anche più disposte a portare avanti questa lotta, legittima, per sostenere un diritto assurdamente cancellato e con loro trovare le possibili soluzioni.
Intanto il personale della scuola, per lo più legato al comitato civico “Quota 96”, attende pure di conoscere quali sono le forze politiche disposte a portare avanti le loro corrette e conforme alla legge istanze che fra l’altro hanno avuto formale riconoscimento di illustri magistrati
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