Annuncite? Forse i “Quota 96” sono stati coloro che ne hanno subita di più nel corso dell’ultimo triennio, tanto da averne gli anticorpi. L’ultima, dopo quelle di un vasto stuolo di politici per lo più dell’attuale maggioranza, la promessa di Renzi di risolvere la questione a fine dello scorso agosto che, abbondantemente trascorso, ha portato settembre in vita di ottobre .
E così, ancora una volta, un gruppo dei 4mila lavoratori della scuola, clamorosamente bocciati dalla riforma sulle pensioni di Fornero, si sono dati appuntamento il prossimo 30 settembre dalle ore 13 con un presidio davanti al Miur in Viale Trastevere. L’obiettivo è quello di avere un incontro con la ministra dell’istruzione, Stefania Giannini, affinché si decidano a risolvere rapidamente e decorosamente, la vicenda che interessa 4 mila insegnanti e personale Ata della scuola che hanno maturato la vecchia “Quota 96” entro la fine dell’anno scolastico 2011/2012. Nel comunicato si ricorda che “Il ministro Madia ha soppresso l’emendamento che ci riguardava, già approvato alla Camera, perché la RdS ha lanciato l’allarme sulle coperture, riferendosi alla cifra di 430 milioni in 5 anni e all’insostenibile disavanzo; eppure, l’onorevole Boccia (PD), in un dibattito televisivo, ha di recente affermato che la stima reale è di 100 milioni, mentre qualche mese prima di lui la stessa ministra Giannini quantificava in 120 milioni la cifra necessaria!”
I lavoratori del comparto chiedono dunque che sia ripresentato l’emendamento cassato nel Dl 90/2014 nella prossima legge di stabilità in modo da consentire loro l’uscita alla fine del corrente anno scolastico e favorire l’immissione di altri 4mila lavoratori precari.