Home Personale “Quota 96”, tra twitter e blog, qualcosa si muove

“Quota 96”, tra twitter e blog, qualcosa si muove

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E’ il twitter che la deputata Pd, Manuela Ghizzoni, ha lanciato ai promotori del Comitato civico “Quota 96”, lasciando quindi intendere che qualcosa riprende a muoversi e che c’è determinazione dei componenti della Commissione lavoro della Camera a evadere finalmente la spinosa questione dei circa 4.000 lavoratori della scuola bloccati dal pensionamento dalle rigide maglie della Legge Fornero. 
Ma l’ottimismo, a quanto è dato capire, non cinguetta solo da quelle fronde. Nella pagina Fb del comitato “Quota 96” è apparsa una nota a firma Annalisa Pannarale che posta una lettera del capogruppo Sel, Giulio Marcon, inviata oggi al Presidente della Commissione Bilancio, on. Francesco Boccia e ai componenti dell’ufficio di presidenza della Commissione Bilancio. 
Questo il testo: 
Con la presente il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà chiede di inserire all’ordine del giorno di una delle prossime riunioni della Commissione -non oltre il prossimo 15 aprile- la discussione e la deliberazione sulle coperture del Pdl 249/1186 a prima firma on. Ghizzoni. 
Ricordiamo che lo scorso 27 marzo le Commissioni Bilancio e Lavoro hanno approvato la risoluzione 8-00042 che impegnava il governo “a riferire prima della presentazione del Def, in merito al reperimento delle risorse necessarie” relative ai lavoratori del settore della scuola della cosiddetta “quota 96”. 
A questo impegno il governo non ha dato seguito e per questo motivo chiediamo la calendarizzazione della discussione e deliberazione sul provvedimento sopra citato. 
Cordiali saluti 
On. Giulio Marcon 
Capogruppo Sel Commissione Bilancio 
Contestualmente l’INPS ha comunicato di avere liquidato 83.802 pensioni a fronte delle 142.630 preventivate per il 2014. 
Dato numerico che ha creato maggiori aspettative da parte dei Q96, perché ciò significherebbe che la famigerata copertura finanziaria, tanto discussa e posta come condizione insuperabile per pensionare i 4000 lavoratori della scuola, verrebbe inevitabilmente a cadere, perché appunto le risorse, presumibilmente messe a disposizione per una platea quasi doppia, si potrebbero dirottare a sanare una falla alquanto ignominiosa.