La legge della “Buona Scuola” ha introdotto, com’è noto, la valorizzazione del merito dei docenti, quello che viene chiamato il “bonus premiale”.
I criteri di assegnazione del bonus vengono stabiliti dal Comitato di Valutazione che tiene conto di diversi parametri. Tra tutti i parametri deve essere assegnata una quota fissa riservata (indipendentemente se il docente ha svolto mansioni di coordinatore, funzioni strumentali, progetti d’istituto, funzioni vicarie) ai docenti che hanno conseguito dottorati di ricerca e altri titoli di studio (laurea in aggiunta a quella già posseduta).
Si fa presente che, purtroppo, il dottorato di ricerca è sottovalutato nel sistema scolastico italiano, senza sapere che chi lo consegue rappresenta una “risorsa aggiuntiva” che contribuisce al miglioramento della qualità della scuola. Quindi il merito per la valorizzazione della professionalità docente deve necessariamente partire dai titoli culturali posseduti e successivamente estenderli alle altre mansioni.
Mario Bocola
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