Attualità

Raccontare ai ragazzini bugie “bianche” sulla guerra

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente contributo di Pinella Giuffrida, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini” di Siracusa.

A volte le bugie bianche, quelle dette a fin di bene, sono un toccasana quando parliamo delle tragiche realtà della guerra russo-ucraina. Un educatore – genitore o docente che sia – è bene che metta in atto alcune tutele nei confronti dei più piccoli.

Rassicurare

È indispensabile rassicurare i bambini in relazione alle paure incombenti. La paura più diffusa tra i ragazzini di 10-13 è che il conflitto diventi mondiale o che l’Italia acquisisca un ruolo attivo all’interno di esso. Provare a trovare insieme ai ragazzini ragioni che dissipino queste paure è fondamentale.

Molti bambini e ragazzi sono sconvolti dalle condizioni di vita dei loro coetanei nei bunker, negli scantinati e nelle metropolitane. Si possono rassicurare i bambini davanti a questi orrori? La risposta è sì. Si deve, aiutandoli ad intravvedere il lato positivo (la protezione che salva la vita, il gioco di avventura), trovando aspetti positivi che “addolciscano” la tristezza per aver scoperto le condizioni di vita dei bambini ucraini che si trovano al centro dei luoghi del conflitto.

Parlare lontano dai bambini

Un imperativo categorico: parlare del conflitto con altri adulti lontano dai bambini. In pochi si accorgono che anche più piccoli “assorbono” tutto ciò che ascoltano. Hanno “orecchie paraboliche”, capaci di captare anche i discorsi che gli adulti fanno nella stanza accanto. Occorre attenzione. Il rischio che si corre è che si spaventino maggiormente “rubando” i discorsi dei grandi. Non è detto, infatti, che abbiamo strumenti efficaci di decodifica dei nostri discorsi. Il danno che ne deriverebbe sarebbe difficile da recuperare.

Lezioni di gioia

Insegnare ai bambini a provare gioia per le manifestazioni più semplici della natura, per un piccolo successo nello sport o a scuola, per il calore che regala un abbraccio o un sorriso, significa aiutarli a comprendere intimamente che la gioia è uno stato d’animo importante che può essere conquistato.

Imparare che la gioia può donare un benessere intenso e a volte inatteso è una conquista importante. Insegnare ai nostri bambini e ai nostri ragazzi ad ascoltarsi, imparando a gioire per le cose semplici e vere della vita, è uno dei tanti modi utili per allontanare, anche temporaneamente, il pensiero della guerra, migliorando la qualità della vita di tutti.

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Redazione

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