L’autore di “Dracula”, Bram Stoker, scrisse “Gibbet Hill” nel 1890, un racconto scoperto da un farmacista negli archivi della Biblioteca nazionale d’Irlanda, a Dublino.
Si tratterebbe di un’opera dimenticata dalla critica dell’irlandese Bram Stoker, noto soprattutto grazie al romanzo del 1897 Dracula, e che sarebbe uscito per la prima volta nel 1890, quando l’autore aveva già cominciato a concepire l’opera che lo renderà famoso.
Brian Cleary, il farmacista che ha trovato il racconto, nel 2022 aveva subìto un intervento chirurgico per il quale si era preso un anno sabbatico che ha impiegato andando tutti i giorni alla Biblioteca nazionale con l’idea di scrivere un romanzo storico basato su Stoker e altri personaggi realmente esistiti.
Cercando, dopo quasi un mese, a un certo punto aveva trovato un riferimento al racconto, nel Daily Express del primo gennaio del 1891.
In esso si indicava una serie di articoli e racconti scritti per un supplemento dell’edizione natalizia del dicembre del 1890. Cleary risalì al supplemento e quindi al racconto, che nemmeno la direttrice della biblioteca, e dunque gli studiosi, sapevano che esistesse.
Il racconto, Gibbet Hill, sarebbe una storia di fantasia, ambientata in un luogo reale, dove a fine Settecento un marinaio venne ucciso da tre persone che poi furono scoperte e impiccate proprio lì, dove l’omicidio è ricordato da una pietra commemorativa chiamata “Sailor’s Stone” (la pietra del marinaio).
Secondo lo scopritore, il racconto echeggia alcuni elementi di Dracula, come il gusto per l’immaginario gotico e le contrapposizioni tra normalità e orrore, vita e morte. Sembra inoltre che in entrambe le opere l’uso del linguaggio è simile.
Pare, infine che l’idea del racconto gli fosse venuta quando era andato a trovare il poeta Alfred Tennyson, che aveva una villa proprio nei pressi dove avvenne l’omicidio.