“Già da quest`anno ogni scuola sul territorio nazionale vedrà più che raddoppiato il proprio fondo di funzionamento: mediamente dai circa 15.000 euro di cui adesso dispone, si passerà a quasi 35.000 euro”, lo ha detto il sottosegretario all`Istruzione, Davide Faraone, incontrando il 14 gennaio al Miur il Forum degli studenti, sottolineando: “Finalmente ogni istituto potrà coprire non solo le spese vive, dalla carta igienica ai software per i registri elettronici, ma anche investire nella didattica e nei laboratori”.
Dopo l`incontro del 5 gennaio sulla riforma della Buona Scuola – a cui Faraone ha partecipato insieme al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro dell`Istruzione Stefania Giannini – “si delinea così compiutamente l`azione del governo che mira a dare centralità alla scuola”.
“Il fondo di funzionamento per le scuole era sceso in questi anni a 110 milioni di euro – ha aggiunto Faraone – abbiamo deciso di destinare nuove risorse alla scuola portando il fondo a 160 milioni, cui si aggiungono i 113 milioni per i laboratori. E al Miur stiamo lavorando perché questa cifra si stabilizzi”.
“L`attenzione che il governo – ha continuato il sottosegretario all`Istruzione – pone sulla scuola è su più fronti: raddoppia il fondo di funzionamento, stiamo investendo in edilizia scolastica e con la Buona Scuola stiamo immettendo personale aggiuntivo che consentirà di coprire non solo le ore di lezione frontale ma anche attività didattiche complementari”.
“La scuola è sì didattica, ma non può essere solo ragazzi seduti e cattedra di fronte. L`istruzione – ha concluso il sottosegretario – va riformata nel suo insieme. Solo così l`azione del governo può essere efficace”.
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Dal Miur giungono, infine, rassicurazioni che nei prossimi giorni le scuole riceveranno una comunicazione ufficiale relativa al budget aggiuntivo di cui potranno disporre.
L’incremento, per completezza, compensa in parte la forte riduzione di fondi che lo Stato destina al Mof: nel 2011 erano stati destinati alle scuole circa 1 miliardo e 400 milioni; quest’anno la quota complessiva per il Miglioramento dell’offerta formativa, che va anche ad incentivare le funzioni aggiuntive dei dipendenti e i progetti a sostegno della didattica, si è fermata a meno della metà.
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