Il presepe vivente realizzato dall’istituto Aterno-Manthoné (Pescara), rappresenta un’occasione per rievocare una rappresentazione sacra, ma innanzitutto l’opportunità di verificare dal vero lo spirito del Natale che anima i ragazzi dell’istituto tecnico.
Quest’anno il Dirigente scolastico racconta di aver ricevuto in omaggio una bellissima stella di Natale, che è stata la protagonista di un episodio da citare.
Infatti, in un articolo di un sito locale a tal proposito si scrive: “Ho pensato di far portare quella pianta, da un alunno, in dono a Gesù Bambino durante il nostro Presepe vivente. Mi era stata segnalata un’alunna di una prima, in quanto molto attiva e disponibile a tutte le iniziative della scuola. Ho convocato la ragazza in presidenza per proporle di partecipare alla Sacra rappresentazione.
Lei, con un sorriso felice, mi ha detto: “Preside, io sono musulmana”. La preside le ha chiesto scusa, ribadendo che, come aveva già scritto nella circolare che aveva fatto girare per le classi, chi era esonerato dall’insegnamento della religione cattolica era esonerato anche da qualunque tipo di coinvolgimento nell’attività del Presepe vivente». La reazione della giovane alunna, però, è stata sorprendente: “La ragazza musulmana”, prosegue la dirigente scolastica, con un sorriso luminoso e una fierezza che ho visto poche volte in studentesse così giovani, mi ha detto: “Desidero portare io il dono al Presepe, mi conceda questa possibilità”, e con un sorriso ancora più grande ha aggiunto: “Il Dio in cui crediamo è uno solo”.