L’Organizzazione mondiale della sanità, per la prima volta, ha riconosciuto la “dipendenza dai videogame” come una malattia, mentre la situazione, con l’avvento di tecnologie sempre più avvincenti, va peggiorando.
Non è un disturbo nuovo, infatti, ma ora tutto si sta evolvendo con una velocità che ha costretto gli esperti a dover affrontare di petto un problema che investe una quantità infinita di persone, un problema che ha, soprattutto, un nome: Fortnite.
Al momento il videogame registra 200 milioni di utenze e sembra che “Una volta che sei agganciato a questo gioco, è difficile smettere ”.
La Epic Games Inc., azienda che produce Fortnite (attorno al quale gira un business che orbita sul miliardo di dollari), in passato ha lanciato degli avvertimenti ma per quanto riguarda il problema della dipendenza si rifiuta di commentare. E nel frattempo il problema si allarga e non riguarda più solo bambini e adolescenti, nel Regno Unito pare infatti che Fortnite sia stato citato in più di 200 cause di divorzi.
Il problema dunque si allarga e di frequente capita che ai genitori arrivino pagamenti fatti online dai figli con la propria carta di credito a loro insaputa, anche qui il giro di soldi è enorme, tant’è che in Olanda è anche stato pubblicato uno studio che paragona i danni economici creati dalle piattaforme di gioco online a quelli del gioco d’azzardo.
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