Ci sono aggiornamenti sulle condizioni cliniche del ragazzo 14enne accoltellato ieri a Capoterra, nel cagliaritano, all’uscita da scuola, da un ragazzo di 15 anni. Il giovane alunno, purtroppo, è in coma farmacologico. Le sue condizioni rimangono gravi ma stabili. Lo riportano SkyTg24, Ansa e La Nuova Sardegna.
Il ragazzino è stato operato d’urgenza nel reparto di Cardioanestesia dell’ospedale Brotzu del capoluogo sardo. L’operazione, eseguita per ricomporre la lesione all’arteria del collo è andata bene, le condizioni del ragazzo sono stabili. I medici sono ottimisti, ma non sciolgono ancora la prognosi.
Il compagno di scuola che lo ha accoltellato si trova invece da ieri sera nel carcere minorile di Quartucciu su disposizione del magistrato del tribunale dei Minori. Intanto proseguono gli accertamenti da parte dei carabinieri del nucleo investigativo della Compagnia di Cagliari per fare luce sull’accaduto.
Ieri all’uscita di scuola alle 13.30, alla fermata degli autobus davanti alla scuola, l’aggressore ha impugnato un coltello da cucina che nascondeva nello zainetto e ha inferto una coltellata al compagno di scuola. Gli investigatori cercano di capire se dietro il grave fatto di sangue ci siano episodi di bullismo.
La pista più battuta è questa, anche se non sarebbero emersi elementi evidenti. Da alcune testimonianze raccolte sembrerebbe che tra i due ragazzi in passato ci fossero già stati già alcuni attriti. Secondo alcune testimonianze, sarebbe stata la stessa vittima ad estrarsi da solo il coltello, poi si è accasciato a terra.
Come riporta Il Corriere della Sera, pare che l’aggressore si sia difeso così davanti ai Carabinieri: “Ero stanco di essere deriso”. Il ragazzino è stato interrogato per sei ore e non ha potuto non ammettere di aver accoltellato il compagno, visti i numerosi testimoni.
Ha visto tutto uno degli alunni. “Erano seduti su una panchina, vicino alla fermata dell’autobus, sembrano tranquilli, chiacchieravano — ha riferito agli investigatori — ma a un tratto lui ha tolto fuori dallo zainetto il coltello. Un colpo solo”. Testimonianza confermata dal video delle telecamere di sorveglianza. La vittima è stata salvata dalla rapidità con la quale il dirigente scolastico ha chiamato il 118.
“Se un ragazzo esce di casa portando con sé un coltello, ci sono tante cose che non funzionano — riflette il sindaco di Capoterra — e noi, tutta la comunità, dobbiamo cercare di capire perché è accaduto. Non c’era alcun segnale premonitore”. Rimangono da approfondire le parole di uno degli alunni, che all’uscita di scuola avrebbe captato una frase: “Vieni che ti faccio vedere che cosa ho nello zaino”.
Secondo i dati riportati dal Ministero Della Salute, da noi riportati, il bullismo non riguarda solo i ragazzi/e delle scuole superiori, ma è un fenomeno purtroppo molto allargato anche nelle fasce di età più piccole.
Secondo i dati della Sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children -HBSC Italia 2022, gli atti di bullismo subìti a scuola sono più frequenti nei più piccoli dagli 11 ai 13 anni con particolare riferimento alle ragazze. In dettaglio, gli 11enni vittime di bullismo sono il 18,9 % dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze; nella fascia di età di 13 anni sono il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine; gli adolescenti (15 anni) sono il 9,9% dei ragazzi e il 9,2% delle ragazze.
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