Ennesima storia di violenza nei confronti dei docenti: a Cagliari uno studente di quindici anni ha aggredito la sua insegnante, lanciandole addosso una sedia e colpendola alla testa, dopo che quest’ultima lo aveva rimproverato per aver usato il cellulare in classe. Lo riportano i principali media e giornali locali come Ansa e L’Unione Sarda.
Il ragazzo, che ha disturbi di comportamento certificati, stava disturbando la lezione. L’insegnante, per la botta ricevuta, ha riportato un ematoma sulla fronte poco sopra l’occhio. L’alunno, inoltre, non si è fermato al lancio della sedia contro la docente, ma ha anche inveito pesantemente contro i collaboratori giunti in aula perché richiamati dalle urla. Non solo: in base alla denuncia presentata ai militari, il ragazzo avrebbe inseguito una collaboratrice lanciandole il banco, ma non colpendola.
L’episodio sarebbe avvenuto in assenza dell’insegnante di sostegno che è stata assegnata al giovane per 18 ore settimanali. Al momento, non risultano querele della docente nei confronti dello studente.
“Abbiamo convocato un consiglio di classe straordinario per valutare i provvedimenti da prendere”, lo fa sapere il direttore scolastico regionale, Francesco Feliziani. “Come accade per episodi di questo genere”, precisa, “abbiamo subito segnalato l’accaduto al ministero e chiesto una relazione al dirigente scolastico che è arrivata in queste ore. Adesso è stato convocato il consiglio di classe straordinario”.
La nuova norma sulla violenza sui docenti interviene sui numerosi episodi di violenza nei confronti del personale della scuola, esercitati non solo dagli studenti, ma anche dai loro familiari. Ecco alcuni articoli rilevanti.
L’art. 1 prevede l’istituzione con apposito decreto di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con compiti di monitoraggio, studio, informazione e sensibilizzazione.
L’art. 2 riguarda la promozione dell’informazione da parte del Ministero, mentre l’art. 3 istituisce la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico, che si celebrerà il 15 dicembre di ogni anno.
Gli articoli dal 4 al 6 intervengono sul codice penale: l’art. 4, in particolare, modifica l’art. 61 c.p. (Circostanze aggravanti comuni) inserendo il n. 11-novies con un’ulteriore circostanza aggravante comune, consistente nell’”avere agito, nei delitti commessi con violenza o minaccia, in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio delle loro funzioni“.
Il successivo articolo 5 apporta modifiche all’art. 336 c.p. (Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale) introducendo il seguente comma: “La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola“.
Infine, anche l’art. 6 introduce la medesima circostanza aggravante all’art. 341-bis c.p. con riferimento al reato di oltraggio a pubblico ufficiale: anche in questro caso “La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola“.
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