Attualità

Ragazzo non va a scuola perché “non lo vogliono”, il sindaco lo incontra e lo fa lavorare insieme a lui per un giorno

Una storia che trasmette speranza. Il sindaco di un paese pugliese ha deciso di far lavorare con lui un ragazzo che non è andato a scuola perché “non voluto“. Il primo cittadino ha raccontato l’episodio in un lungo post Facebook. Lo riporta Open.

“Ho deciso di fargli trascorrere la giornata con me”

Il sindaco ha incontrato il ragazzo per caso. “Ho incontrato ‘Antonio’ (nome di fantasia) questa mattina sotto casa e gli ho chiesto: ‘Perché non sei andato a scuola?’. Mi ha semplicemente risposto: ‘Non mi vogliono'”.

“E allora dopo qualche chiamata, accertamenti con l’istituto e aver compreso che c’erano delle difficoltà che non dipendevano dalla scuola, ho deciso di fargli trascorrere la giornata con me coinvolgendolo nei miei impegni quotidiani per amministrare la nostra città”, ha aggiunto.

“Quanti ‘Antonio’ ci sono nelle nostre comunità? Giovani che vivono un disagio che impedisce loro di costruirsi una vita migliore? Questo disagio giovanile va affrontato con l’ascolto e un’analisi profonda delle ragioni, dei bisogni e delle fragilità dei nostri ragazzi, è giunto il momento che tutte le istituzioni assieme al Terzo settore si siedano attorno a un tavolo e avviino un percorso concreto. Non possiamo più aspettare”, ha concluso, lanciando un messaggio forte.

Dispersione scolastica, “mai stata così bassa”

Non è chiara quale sia la fonte del disagio del giovane. Ricordiamo che, ufficialmente, i dati parlano di un miglioramento nel nostro Paese in quanto a dispersione scolastica.

“Secondo le stime di Invalsi il dato nazionale della dispersione scolastica per il 2024 è sceso ulteriormente al 9,4%. Non è mai stato così basso”, ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara qualche giorno fa. Le rilevazioni al 31 dicembre 2023 vedono gli abbandoni al 10,5%, minimo storico e con un netto calo rispetto al 13,3% del 2019. E adesso, mettendo lo sguardo sui dati più recenti raccolti da Invalsi al 31 maggio 2024, la quota degli abbandoni scolastici prima del diploma è effettivamente calata ulteriormente, scendendo per la prima volta sotto la soglia del 10%.

“Contro la dispersione scolastica sono stati stanziati 325 milioni, tra fondi Pnrr e fondi ministeriali – ha spiegato Valditara – si tratta di risorse utilizzate per finanziare attività didattiche anche extrascolastiche. Un intervento mirato a potenziare le competenze trasversali degli alunni per accompagnarli il più avanti possibile negli studi”.

Redazione

Articoli recenti

Sostegno: classi di concorso fittizie che rendono più difficile il passaggio su materia

Salve, sono un docente di sostegno, di ruolo nella scuola secondaria e desidero far conoscere…

15/11/2024

Docenti idonei e precari con 36 mesi svolti, nuove regole per assumerli e indennità in arrivo? Pacifico (Anief): è ora di cambiare – INTERVISTA

Pubblicare le graduatorie dei candidati docenti risultati idonei ai concorsi, ammetterli a frequentare il corso…

15/11/2024

Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, il prof non può accettare regali o altre utilità dai genitori degli studenti

A volte capita, soprattutto per le festività natalizie, ma anche per altre particolari ricorrenze, che…

15/11/2024

Autonomia differenziata: per la Consulta la legge ha bisogno di diverse modifiche, ma il Governo esulta perchè la Corte non parla di incostituzionalità totale

La Corte costituzionale si è espressa sulla questione di legittimità costituzionale della legge n. 86…

15/11/2024

Omicidio Taranto, docente in pensione uccisa in casa. Il figlio confessa: “Le ho strappato il cuore”

Un fatto di cronaca nera sta scioccando il Paese: un uomo di 45 anni, ex…

15/11/2024

Personale ATA attribuzione posizioni economiche: domanda, eventuale preselezione, formazione con prova finale e graduatoria di merito

Il decreto 140/2024 nell’individuare per il triennio 2024/2027 i criteri di riparto riguardanti le posizioni…

15/11/2024