Ancora problemi relativi al Ramadan nelle scuole italiane: la circolare della dirigente scolastica di un istituto di Soresina, in provincia di Cremona, che invitava evitare di fissare, nei giorni clou del mese sacro per i musulmani, verifiche o gite è stata ritirata.
Lo annuncia un comunicato ufficiale del ministero dell’Istruzione e del Merito: “In ordine alla vicenda della circolare emanata due settimane fa dalla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo ‘G. Bertesi’ di Soresina, avente ad oggetto ‘Informazioni sul Ramadan e Linee Guida per il Personale Docente’, si informa che nella giornata di ieri la stessa dirigente scolastica ha comunicato formalmente al personale della scuola il ritiro della nota in quanto avrebbe potuto generare disagio e confusione nella comunità scolastica. Tale decisione è stata anche il frutto dell’intervento e della proficua interlocuzione che il Ministero ha tenuto con la dirigente”.
Questo il testo del documento, riportato da Il Giorno: “Vi incoraggio a dimostrare sensibilità culturale e religiosa durante il Ramadan e a rispettare le pratiche religiose; alcuni studenti potrebbero essere affetti dalla riduzione dell’energia dovuta al digiuno, siate comprensivi rispetto all’attività didattica”, scrive la dirigente, aggiungendo di evitare di consumare cibi e bevande all’interno della scuola durante le ore di digiuno del Ramadan “come segno di rispetto per coloro che lo stanno osservando. E se notate stanchezza o disagio in studenti o colleghi offrite il vostro sostegno e comprensione”.
Inoltre un invito preciso per il 6 e il 9 aprile a “non fissare verifiche, interrogazioni, uscite o momenti importanti per la didattica”. E ancora, la preside invitava anche “quando possibile a fornire opportunità per i momenti di preghiera e riflessione, durante la giornata scolastica per coloro che desiderino parteciparvi”.
Il programma di Rete4 Dritto e Rovescio ha confezionato, come riporta Tgcom24, un servizio sul tema, andando a chiedere l’opinione di docenti e genitori. “Saremmo tutti uguali, perché loro sono privilegiati?”, ha detto una mamma.
“È una cosa nuova di quest’anno e sinceramente non l’ho capita – dice una professoressa – per me non era necessaria. Più o meno tutti gli insegnanti la pensano come me”.
La circolare ha provocato subito dissenso fra alcuni genitori e esponenti politici. Andrea Ferrari e Alice Ferrari, consiglieri comunali della Lega, hanno definito “inaccettabili sia le premesse sia il contenuto di questa circolare, che di fatto realizza un trattamento di favore, non richiesto e non previsto, nei confronti degli alunni che professano una certa religione”.
“Ho solo inviato una circolare come ho fatto lo scorso anno – la replica della dirigente – seguendo una prassi consolidata che non prevede né chiusure né iniziative di alcun genere. Anzi, a titolo personale dico senza problemi che sono del tutto contraria alla chiusura delle sedi scolastiche per la fine del Ramadan e su questo ci tengo ad essere chiara. Il contenuto della nostra circolare è solo quello di fornire un contributo per promuovere un ambiente inclusivo e rispettoso in cui tutti gli individui si sentano accolti e supportati”.
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