Il capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale Fabio Rampelli annuncia di aver depositato emendamenti per il comparto scuola al dl Mille-proroghe.
“Che le supplenze siano finite, afferma Rampelli, lo vada a raccontare alle famiglie e agli studenti. Vediamo come reagiscono. Renzi è veramente afflitto da cecità politica frutto di una visione narcisistica che lo porta a falsificare la realtà secondo la sua fervida immaginazione. La realtà gliela raccontiamo noi. Ci sono migliaia di precari abilitati che lavorano da mesi, chiamati come supplenti nonostante le sbandierate assunzioni, con la beffa di non percepire stipendi. Per la tredicesima questi insegnanti hanno ricevuto la cifra di 1 euro (un euro). Questa è la realtà che Renzi non racconta. Per fortuna inizia ad accorgersene anche la stampa. Fallimento ammesso recentemente in una intervista dallo stesso ministro”.
“Oggi – ha aggiunto Rampelli- la premiata ditta sfascia-scuole ci racconta l’ennesima fandonia, che non convince neppure la stessa maggioranza viste le polemiche dei giorni scorsi con il Pd: la riforma delle classi di concorso. Dopo aver atteso diverso tempo il parere del Consiglio dei Ministri, a lungo rinviato, la modifica delle nuove classi di concorso si è rivelata un vero pasticcio, per ammissione della stessa deputata PD Manuela Ghizzoni. Lo stesso parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione, voluto da Renzi, sarà non vincolante per la fretta di emanare un concorso del quale nessuno, neanche gli stessi partecipanti, sente la necessità”.
“C’è da chiedersi il motivo di tanta premura da parte del Governo, prosegue il capogruppo Fdi-An, dal momento che esistono almeno 80.000 abilitati di Stato che potrebbero essere assunti a tempo indeterminato già domani mattina se avessero accolto la nostra proposta d’inserirli in Gae, cosa che chiediamo con l’emendamento presentato oggi al mille-proroghe (testo in calce). Le famiglie avrebbero beneficiato si sarebbero ritrovati con questi docenti e con la copertura delle materie di cui hanno bisogno i nostri ragazzi nelle scuole”.
“Il concorso che sarà presto bandito – ha concluso- è solo un altro modo per lucrare sulla pelle dei precari, senza permettergli l’agognata stabilizzazione. Noi ci opporremo a questo scempio è presto andremo a dirlo anche al ministro”.
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