Intorno alla metà dello scorso mese di novembre un pezzo d’intonaco di circa 20 centimetri è caduto dal soffitto di un’aula del liceo Sigonio di Modena. In quell’episodio non si registrarono feriti, ma una studentessa investita dalla polvere fu sottoposta ad accertamenti clinici. I tecnici del Servizio logistica e Manutenzione nei loro interventi non rilevarono alcun problema strutturale. A tal proposito nel sito web di Scuolazoo si scrive: “Durante la lezione d’italiano in un aula del secondo piano si stacca un pezzo di calcinaccio da una trave del soffitto di circa 20 cm e spesso 5, crollando addosso a due studentesse. Attimi di panico in classe.
I ragazzi si rifugiano sotto i banchi, credendo si trattasse del terremoto. L’area di Modena era stata infatti colpita dal terribile terremoto del 29 maggio 2012. La paura non è mai passata. Una volta fatta chiarezza sulla situazione, l’aula viene evacuata e una delle ragazze colpite dai calcinacci è costretta ad andare al pronto soccorso per fare un lavaggio degli occhi “. Sempre con riferimento a questi crolli di calcinacci, da una ricerca (Progetto T.A.P.I.R.O. su sicurezza scuole a Modena – Aprile 2012 ) emerge un rapporto difficile tra i responsabili della sicurezza e il personale scolastico, una scarsa considerazione della figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, frequenti casi di sovraffollamento nelle classi, insufficiente comunicazione tra i diversi plessi della stessa scuola. Inoltre alcuni edifici scolastici hanno armadi non ancorati, porte con vetrate, aperture di finestre pericolose, problemi di controllo dell’aerazione; in alcuni casi i dirigenti scolastici sottovalutano le problematiche di sicurezza segnalate dai lavoratori. I docenti lamentano, inoltre, un aumento dei carichi di lavoro, soprattutto nella primaria, mentre tra il personale ATA si registra un aumento degli infortuni
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