Il Rapporto nasce dalla collaborazione tra la Direzione generale per l’inclusione e i diritti sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e il CEr (Centro Europa Ricerche).
L’ambito di applicazione dell’Isee è ampio ed eterogeneo, riguardando l’erogazione di prestazioni per lo più di carattere sociale e assistenziale, definite a livello nazionale e/o locale, così come variegata è la platea di beneficiari, che non va comunque identificata con le famiglie in condizione di bisogno economico, essendo l’Isee usato anche per stabilire la compartecipazione al costo di servizi destinati non solo ai più poveri (come, ad esempio, le prestazioni per il diritto allo studio universitario o agli asili nido).
Per quanto riguarda in particolare il sistema Istruzione, rientrano tra le prestazioni nazionali erogate sulla base dell’Isee la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo, l’erogazione borse di studio (ex L. n. 62/2000) e le prestazioni del diritto allo studio universitario. Tra le principali prestazioni locali che dovrebbero essere erogate sulla base dell’Isee ci sono, invece, gli asili nido e altri servizi socio-educativi per l’infanzia, nonché le mense scolastiche. Le principali prestazioni che utilizzano discrezionalmente l’Isee, pur in assenza di un obbligo specifico, comprendono infine l’agevolazione per le tasse universitarie e il servizio di scuola-bus.
Le tipologie di prestazioni che hanno fatto registrare il maggior numero di richieste sono relative al settore economico assistenziale (sei richiedenti su dieci), all’area della casa e dei servizi di pubblica utilità (un richiedente su tre) e dei servizi di istruzione (uno su tre per le prestazioni scolastiche/asili nido e uno su sei per le prestazioni universitarie).
Relativamente alle prestazioni legate a “Scuola e asili nido”, richieste in media da un nucleo familiare su tre, è possibile osservare che le richieste riguardano maggiormente il sistema Isee del Nord-ovest; sono inoltre distribuiti in modo fortemente asimmetrico gli asili nido (dato che non sorprende alla luce dei differenziali nei tassi di copertura del servizio tra Nord e Sud).
Le prestazioni legate all’Università sono richieste dal 15% dei nuclei familiari, più frequenti nel Nordovest e nel Centro, ma con tassi di crescita più rilevanti nel Mezzogiorno.
In appendice sono presentate le principali statistiche con dettaglio provinciale.