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Rapporto Ocse Pisa 2022, Valditara: scuola risorsa rinnovabile inesauribile, dati utili per mettere in campo soluzioni puntuali

Come abbiamo scritto il Rapporto Ocse Pisa 2022 viene presentato oggi, 5 dicembre da Invalsi una settimana dai dati IEA ICCS 2022. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara non ha potuto presenziare all’evento ma ha mandato comunque un suo messaggio.

Ecco le sue parole: “I dati servono non a stilare graduatorie tra Paesi ma nell’ottica delle relazioni. Nei vari Paesi l’obiettivo è raccogliere informazioni e valutare le riforme più opportune. L’Italia è uno dei Paesi con più elevata partecipazione. Le società hanno il dovere di garantire ai giovani le competenze adeguate. In questo contesto va ricordato che si concluderà l’anno europeo delle competenze. Queste influenzano il progresso delle società. L’Italia ha rispettato gli standard tecnici previsti”.

“C’è stato un gran senso di abnegazione delle scuole italiane. Le indagini internazionali sono un presidio di cittadinanza e forniscono dati per mettere in campo soluzioni puntuali. L’istruzione è da paragonare a una risorsa rinnovabile e inesauribile senza mai perdere di vista il contesto internazionale”, ha concluso il ministro.

Agenda Sud e riforma istruzione tecnico-professionale, le parole di Valditara

In un comunicato Valditara ha parlato delle azioni da lui messe in campo per superare le criticità: “I dati dell’indagine internazionale OCSE PISA confermano la necessità della riforma dell’istruzione tecnico-professionale che ha tra gli obiettivi il rafforzamento delle competenze degli studenti nelle discipline di base. Vanno nella giusta direzione le Linee guida ministeriali in materia di insegnamento delle discipline Stem. Gli importanti investimenti in termini di risorse Pnrr per la didattica Stem contribuiranno anche a ridurre i divari di genere. Con Agenda Sud”, ha aggiunto Valditara, “ci avviamo a colmare un intollerabile gap di risultati formativi fra Nord e Sud del Paese”.  

“Riteniamo che la maggiore personalizzazione dei percorsi, che abbiamo avviato con il docente tutor, possa dare una risposta concreta alle esigenze formative dei giovani”, ha concluso il ministro.

Lo studio

L’indagine OCSE PISA (Programme for International Student Assessment) ha l’obiettivo di valutare in che misura gli studenti abbiano acquisito conoscenze e abilità essenziali per la piena partecipazione alla vita economica e sociale. L’indagine rileva le competenze degli studenti in tre ambiti principali: Lettura, Matematica e Scienze. Nel 2022 il dominio principale è stata la competenza in Matematica.

Rapporto Ocse Pisa 2022, chi vi ha partecipato e obiettivi

L’indagine, svoltasi ogni tre anni (dal 2025 diventerà quadriennale) restituisce i primi dati successivi allo scoppio della pandemia da Covid-19. La rilevazione avrebbe dovuto svolgersi in relazione all’anno 2021, ma è stata rimandata all’anno successivo proprio a causa del virus. L’ultima risale al periodo precedente, al 2018.

Lo studio si chiede in che misura gli studenti di 15 anni che hanno completato almeno sei anni di istruzione formale hanno acquisito conoscenze fondamentali per partecipare alla vita attiva e soprattutto si chiede quanto questi ragazzi siano in grado di attingere da quanto imparato tra i banchi e applicare le nozioni in situazioni realistiche, sia dentro che fuori la scuola.

Chi ottiene buoni risultati nella prova Pisa è quindi in grado di estrapolare le conoscenze e andare oltre, in modo creativo e non statico.

L’analisi ha coinvolto 37 paesi OCSE e 44 paesi ed economie partner. Lo studio prende in esame le competenze degli studenti relative a tre ambiti: matematica, scienze e lettura. Il focus principale di OCSE PISA 2022 è sulla matematica. L’ambito innovativo scelto quest’anno è il pensiero creativo, mentre la literacy finanziaria è stata scelta come opzione internazionale. I dati relativi a questi ultimi saranno presentati nel 2024.

A partecipare allo studio 690mila studenti a livello internazionale. Gli italiani sono 10552, di cui il 51% di sesso femminile, la maggior parte iscritti ad un liceo, con una presenza preponderante di studenti provenienti dal Nord. Il tasso di partecipazione è stato alto, pari al 92% tra gli studenti e al 96% tra le scuole.

Gli strumenti utilizzati per la raccolta dati sono stati:

  • Prova cognitiva: test svolto al computer, durata di 2 ore, domande a scelta multipla e domande a risposta aperta, varie combinazioni degli ambiti con preponderanza di prove di matematica
  • Questionario studente (comprensivo di varie parti)
  • Questionario scuola (compilato dal dirigente scolastico)
  • Questionario genitori (compilato da uno o due genitori/tutori).

La prova cognitiva per il ciclo PISA 2022 comprendeva:

  • un test di matematica, il dominio principale
  • un test di lettura e uno di scienze, i due domini minori
  • un test di pensiero creativo, l’ambito innovativo
  • un test di literacy finanziaria, un’opzione internazionale.

I risultati italiani

I risultati degli studenti italiani in matematica (471) sono in linea con la media OCSE (472). I paesi asiatici sono in testa, con risultati ben al di sopra della media. In basso alla classifica molti Paesi sudamericani.

Per quanto riguarda la lettura, l’Italia (482) si pone in una posizione più alta rispetto alla media OCSE (476). Situazione opposta in scienze: qui gli studenti italiani (477) si classificano molto in basso rispetto alla media OCSE (485)

Secondo Invalsi molto dipende dalle differenze individuali più che dalla scuola frequentata.

La percentuale di studenti che raggiungono almeno il Livello 2, indicato da Invalsi come livello di competenze base, è pari a:
• Matematica: 70% (OCSE: 69%)
• Lettura: 79% (OCSE: 74%)
• Scienze: 76% (OCSE: 76%)

Poche sono le eccellenze, che non sfiorano il 10%. In un Paese come Singapore, ad esempio, quasi tutti gli studenti superano il Livello 2.

Laura Bombaci

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