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Rapporto OCSE Pisa, gli studenti italiani bocciati in lettura

Gli studenti italiani quindicenni “bocciati” in lettura.

L’allarme, non il primo, arriva dall’ultimo rapporto Ocse-Pisa relativo al 2018, che mette in fila i risultati scolastici di 79 Paesi, di cui 37 aderenti all’Ocse.

Rapporto OCSE Pisa, l’ultima rilevazione

Per l’Italia hanno partecipato alla prova 11.785 studenti, divisi in 550 scuole. Il punteggio non si differenzia da quello di Svizzera, Lettonia, Ungheria, Lituania, Islanda e Israele. Le province cinesi di Beijing, Shanghai, Jiangsu, Zhejiang e Singapore ottengono un punteggio medio superiore a quello di tutti i paesi che hanno partecipato a PISA.

Bene in matematica, male in scienze

Per quanto riguarda le competenze in matematica, i quindicenni italiani non si discostano dalla media Ocse (487 rispetto a 489), mentre in Scienze, i nostri studenti hanno un risultato “significativamente inferiore”: 468 rispetto alla media Ocse di 489.

Per quanto riguarda scienze, in particolare, nel 2018 la performance media è tornata a livelli del 2006, in linea con il dato internazionale.

Rilevante il divario tra maschi e femmine: le ragazze in matematica ottengono un punteggio inferiore di 16 punti a quello dei ragazzi, e questa è una particolarità italiana perché negli altri Paesi in genere la differenza è molto meno marcata.

Rapporto OCSE Pisa, di cosa si tratta

Pisa, acronimo di Programme for International Student Assessment, è un’indagine internazionale promossa dall’Ocse, con cadenza triennale.

Il primo ciclo dell’indagine si è svolto nel 2000; il 2018 è stato il settimo ciclo.

L’obiettivo è quello di rilevare le competenze degli studenti di 15 anni in Lettura, Matematica e Scienze. Ogni rilevazione si focalizza in particolare su uno di questi domini (dominio principale), mentre gli altri due domini sono rilevati in maniera meno approfondita. Il dominio principale, nel ciclo 2018, è stato Lettura.

Andrea Carlino

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