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Rapporto Pisa su competenze scientifiche: siamo terzultimi in Europa

Sono notizie poco rassicuranti quelle emerse in anteprima dal rapporto Pisa (il Programma internazionale di valutazione degli studenti) che ha analizzato le conoscenze scientifiche degli studenti appartenenti ai 57 Paesi dell’Ocse: ebbene, nell’anno 2006 i nostri quindicenni italiani si sono collocati al 38esimo posto risultando anche tra i peggiori dei paesi del G7 e i terzultimi fra i paesi Ue.
Dal rapporto, che verrà presentato il 4 dicembre in varie città europee (queste prime notizie sul suo contenuto sono state invece pubblicate dai media tedeschi e dalla rivista spagnola “Magisterio”), emerge chiaramente la povertà delle competenze scientifiche degli studenti italiani: nella scala della conoscenza scientifica degli studenti dei 57 Paesi analizzati dall’Ocse (che rappresentano quasi il 90% dell’economia mondiale), l’Italia risulta infatti inserita nella fascia dei Paesi “significativamente al di sotto della media Ocse”, con 475 punti.
Fra gli Stati europei, peggio degli studenti italiani fanno solo quelli del Portogallo (474 punti) e Grecia (473 punti). Mentre in cima alla lista degli studenti più bravi ci sono quelli della Finlandia, primi fra tutti, seguiti da Hong Kong e dal Canada. Male (ma meglio degli italiani) anche gli studenti statunitensi con 489 punti e quelli russi con 479 punti.
Il rapporto Pisa nel 2000 aveva analizzato le competenze nel campo della lettura, nel 2003 quelle nel settore della matematica. Nel 2006 ha scelto di studiare le conoscenze scientifiche degli studenti e la loro capacità di usare la scienza per identificare e risolvere problemi di tutti i giorni.

Fra i “primi della classe”, cioè i 20 Paesi i cui studenti realizzano un punteggio “significativamente superiore alla media Ocse”, ci sono numerosi Paesi Ue: oltre alla Finlandia anche Estonia, Olanda, Slovenia, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Austria, Belgio e Irlanda. La Francia con 495 punti si situa – come Ungheria, Svezia, Polonia e Danimarca – nella fascia dei Paesi che si attestano sulla media Ocse.
Fra quelli al di sotto della media Ocse, oltre all’Italia ci sono Croazia, Slovacchia, Lituania, Norvegia; e peggio degli studenti italiani fanno quelli di Portogallo e Grecia ma anche, fra gli ultimi entrati in Ue, quelli di Bulgaria (434 punti) e Romania (418 punti). 
In fondo alla lista dei 57 Paesi ci sono Azerbaijian, Qatar e Kyrgyzistan, paesi dove la ricchezza delle risorse naturali non si è estesa all’istruzione della popolazione. Realtà da noi troppo distanti per poter almeno un po’ rallegrare la nostra davvero sempre più preoccupante situazione.

Alessandro Giuliani

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