Fra i “primi della classe”, cioè i 20 Paesi i cui studenti realizzano un punteggio “significativamente superiore alla media Ocse”, ci sono numerosi Paesi Ue: oltre alla Finlandia anche Estonia, Olanda, Slovenia, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Austria, Belgio e Irlanda. La Francia con 495 punti si situa – come Ungheria, Svezia, Polonia e Danimarca – nella fascia dei Paesi che si attestano sulla media Ocse.
Fra quelli al di sotto della media Ocse, oltre all’Italia ci sono Croazia, Slovacchia, Lituania, Norvegia; e peggio degli studenti italiani fanno quelli di Portogallo e Grecia ma anche, fra gli ultimi entrati in Ue, quelli di Bulgaria (434 punti) e Romania (418 punti).
In fondo alla lista dei 57 Paesi ci sono Azerbaijian, Qatar e Kyrgyzistan, paesi dove la ricchezza delle risorse naturali non si è estesa all’istruzione della popolazione. Realtà da noi troppo distanti per poter almeno un po’ rallegrare la nostra davvero sempre più preoccupante situazione.
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