Attualità

Rapporto Territori 2023, ASviS: “disuguaglianze tra Regioni in aumento”, anche nell’istruzione

E’ stato presentato mercoledì 13 dicembre 2023, il Quarto Rapporto Territori 2023 di ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) che dal 2016 opera per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare la società italiana, i soggetti economici e sociali e le istituzioni allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

IL rapporto sullo sviluppo sostenibile in Italia era già stato pubblicato in ottobre e aveva evidenziato il ritardo dell’Italia rispetto ai target degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Per l’obiettivo 4 (Educazione di qualità per tutti) ASviS aveva segnalato alcuni aspetti molto specifici chiedendo di concentrarsi soprattutto sulla dispersione (implicita ed esplicita) e sulla percentuale di laureati della fascia d’età 30/34 anni che nel 2030 dovrebbe arrivare al 50% mentre nel 2022 è poco oltre il 27%. Il rapporto presentava poi una serie di interessanti proposte riferite all’area formazione/istruzione che sono raggiungibili qui.

IL Rapporto sui territori presentato ieri approfondisce l’analisi concentrandosi sulle differenze territoriali. Secondo il Rapporto dal 2010 i territori italiani non hanno fatto registrare significativi passi in avanti nella direzione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Si tratta di una situazione piuttosto omogenea dato che sul tema non emergono particolari differenze tra Nord, Centro e Sud del Paese.

Oltre all’analisi sulla sostenibilità dei territori italiani, il Rapporto traccia una strada da seguire per migliorare la loro condizione e per contrastare le fortissime disuguaglianze che li caratterizzano. In particolare vengono esaminate le politiche di coesione condotte negli ultimi anni e il ruolo delle città nelle Strategie regionali di sviluppo sostenibile fin qui elaborate. Per rendere ancora più accessibile la ricerca, l’ASviS ha creato una piattaforma interattiva contenente dati e informazioni sulle Regioni e Province autonome italiane da poter navigare sul sito dell’Alleanza.

La situazione dei territori italiani rispetto allo sviluppo sostenibile

Il Rapporto di quest’anno fornisce, per la prima volta, una sintesi delle principali evidenze mostrate dagli indicatori compositi elaborati dall’ASviS sulla base di dati forniti dall’Istat e da altri istituti del Sistema statistico nazionale. Facendo riferimento e rielaborando una lunga serie di dati, l’Alleanza con il Rapporto ha descritto l’evoluzione di Regioni e Province autonome rispetto ai Goal dell’Agenda 2030 e il livello a cui si attesta rispetto a quello medio nazionale.

Tra il 2010 e il 2022 gran parte delle prestazioni delle Regioni italiane sono state insoddisfacenti rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile, basti pensare che solo per due Obiettivi, salute (Goal 3) ed economia circolare (Goal 12), si registra un miglioramento generalizzato, mentre peggiorano le condizioni di quasi tutte le Regioni per quattro Obiettivi: povertà (Goal 1), qualità degli ecosistemi terrestri (Goal 15), risorse idriche (Goal 6) e istituzioni (Goal 16).La condizione per i restanti Goal appare stabile.

Obiettivo 4: istruzione di qualità per tutti. La diretta di Tecnica della Scuola

IL rapporto territori rafforza l’analisi del rapporto sulla sostenibiità ed evidenzia come le differenze territoriali, che nel 2010 erano già molto marcate:

• sono diminuite solo per due Goal: lotta alle disuguaglianze (Goal 10), solo a causa del peggioramento delle Regioni con le migliori performance, e istituzioni (Goal 16);

• sono rimaste sostanzialmente invariate per cinque Goal: povertà (Goal 1), agricoltura e alimentazione (Goal 2), lavoro e economia (Goal 8), infrastrutture, imprese e innovazione (Goal 9) e economia circolare (Goal 12);

sono aumentate per ben sette Goal: salute (Goal 3), istruzione (Goal 4), parità di genere (Goal 5), acqua (Goal 6), energia (Goal 7), città e comunità (Goal 11) e vita sulla terra (Goal 15).

A pagina 68, con riferimento al GOAL 4 – ISTRUZIONE DI QUALITÀ, il rapporto indica che dal 2010 al 2022 le diseguaglianze in tema di istruzione si sono acuite: se la media delle prime cinque regioni è aumentata di 7 punti, in linea con il dato medio nazionale, per le ultime cinque si è registrato un aumento di soli 4 punti. La situazione critica è confermata dalla distanza delle medie dei due gruppi, che nel 2022 è pari a 26 punti (23 nel 2010), tra le più elevate.

Segue poi l’analisi dettagliata Regione per Regione che ogni lettore può scaricare ed approfondire direttamente.

All’Obiettivo 4 della Agenda 2030 dell’Onu Tecnica della Scuola ha dedicato il 13 dicembre la terza lezione di educazione civica in diretta con gli esperti Paola Berbeglia e Emanuele Contu. Nel corso della diretta sono intervenute anche gli studenti del liceo Galilei di Catania e del Convitto di Sondrio.

Aluisi Tosolini

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