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Rassegna stampa per i dirigenti scolastici

A partire dai prossimi giorni i dirigenti scolastici di tutta Italia riceveranno nella loro casella di posta elettronica la rassegna stampa predisposta dall’ufficio stampa del Ministero.
Ottima iniziativa, viene da dire; peccato che ….
Peccato che, per esempio, la rassegna stampa del Ministero sia molto parziale in quanto si basa esclusivamente su quanto viene pubblicato nei giornali quotidiani; restano fuori dalla rassegna non solo la stampa specializzata (è il caso del nostro quindicinale “La tecnica della scuola”) ma anche tutto quanto circola in rete sia nei siti “artigianali” che in quelli professionali.
Peccato poi che, in fatto di comunicazione, il Ministero potrebbe anche fare qualcosa di più, come per esempio, rispondere alle domande che da tempo la nostra testata ha messo in evidenza.
Senza contare che la rassegna stampa verrà inviata ai dirigenti scolastici già nelle primissime ore del mattino, evidentemente con l’idea che essa possa facilitare il lavoro dei dirigenti.
Ma, forse, al Ministero sanno poco di come funziona davvero un ufficio di direzione di una scuola.
In genere alle 8-8,30 quando un dirigente entra in ufficio viene quasi subito fagocitato dall’impiegato che, in quel momento, si sta occupando della copertura delle assenze del personale docente e ata.
Verso le 9,30, terminata l’emergenza assenze, è molto probabile che il dirigente debba parlare con un assessore o con l’ufficio tecnico di questo o quel Comune perché quasi ogni giorno, inevitabilmente, c’è qualcosa che non funziona e non sempre basta che ad occuparsi della questione sia l’insegnante incaricato o lo stesso ufficio di segreteria.
Per non parlare dei rapporti con i rappresentanti sindacali e con le famiglie.
A metà mattina, poi, sul tavolo del dirigente arrivano le solite “carte” da firmare (congedi, richieste di permessi, e così via) e la posta “ufficiale” del giorno (circolari del Ministero, dell’Usr e dell’Ambito territoriale).
Tutto questo nelle giornate tranquille (poche, pochissime, in un anno intero).
Ma molto spesso la giornata è assai più complessa quando non addirittura caotica.
Se tutto va bene, insomma, il dirigente potrà permettersi di sfogliare la rassegna stampa durante il pomeriggio, ma neanche troppo tardi, perché poi dopo le 16,30 è facile che ci siano riunioni, incontri e quant’altro.
Insomma, se davvero il Ministero volesse provare ad aiutare i dirigenti scolastici e gli uffici delle scuole, farebbe forse bene a cancellare tutte quelle incombenze che di scolastico hanno davvero poco (richieste di CIG, DURC, tracciabilità dei flussi e altre “diavolerie” analoghe) ma che, in compenso, tengono impegnati gli uffici per buona parte della giornata.

Reginaldo Palermo

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