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RAV per la scuola dell’infanzia, l’Invalsi presenta i risultati della sperimentazione

Nella mattinata di oggi, 15 luglio, l’INVALSI ha presentato i risultati della sperimentazione del Rapporto di autovalutazione per la scuola dell’infanzia (“RAV Infanzia”).

La sperimentazione ha coinvolto 1.828 istituzioni scolastiche, delle quali 464 individuate mediante campionamento statistico, e 1.364 autocandidate.

Hanno partecipato le scuole dell’infanzia delle tre principali tipologie: 1.155 statali (pari al 63,2% del totale), 80 comunali (4,4%) e 593 paritarie (32,4%).

Cos’è il RAV Infanzia

Il Rapporto di Autovalutazione per la scuola dell’infanzia (RAV Infanzia) è uno strumento che l’INVALSI mette a disposizione per facilitare la riflessione delle scuole durante il loro percorso di auto-analisi dagli obiettivi ai risultati.

Il RAV Infanzia intende rispecchiare un concetto di qualità di ogni scuola e del sistema infanzia nel suo complesso e pone concretamente al centro tre ingredienti fondamentali: sviluppo integrale della persona, benessere e apprendimento per assicurare a ciascun bambino una buona partenza nella vita. Lo schema che segue sintetizza la visione di qualità proposta nel RAV Infanzia, al cui centro ci sono gli effetti positivi per i bambini in termini di sviluppo, benessere e apprendimento.

Al pari del RAV degli altri ordini e gradi scolastici, il RAV Infanzia si presenta come uno strumento digitale per sostenere la riflessione e l’autovalutazione della singola scuola da parte del personale che vi lavora, coinvolgendo direttamente responsabili e insegnanti (in larga maggioranza donne).

Risultati della sperimentazione

ll Rapporto illustra i dati scaturiti dai due questionari proposti nella prima fase della sperimentazione (Questionario Scuola e Questionario Docente), dalla compilazione delle varie aree in cui si articola il RAV (contesto, esiti, pratiche educative e didattiche e pratiche organizzative e gestionali) e dal livello di qualità che ogni scuola si è attribuita in relazione a 10 distinte rubriche di valutazione. Viene poi presentato quanto emerge dal questionario conclusivo nel quale le istituzioni scolastiche hanno espresso il loro punto di vista sullo strumento e sul processo di autovalutazione proposti.

Le 200 pagine che compongono il Rapporto sono ricche di dati finora inediti sulla scuola dell’infanzia che spaziano dalla percentuale di sezioni eterogenee (con bambini di 3, 4 e 5 anni insieme) alla diffusione delle routine quotidiane (come, ad esempio, l’accoglienza al mattino e la registrazione delle presenze). I dati danno conto, inoltre, delle professionalità presenti nelle scuole, delle tecniche di programmazione, della formazione del personale e di molti altri indicatori utili a conoscere questo segmento della scuola italiana.

Alcuni dati

Con riferimento all’area “Contesto“, dal Rapporto è emerso che in Italia ci sono circa 14.000 scuole dell’infanzia, articolate su 27.000 sedi fisiche. In media 11 bambini per scuola hanno cittadianzna non italiana. In media ci sono 65 bambini per scuola e 12 bambini per docente.

Con riguardo all’area “Esiti“, il 28,7% dei bambini che hanno terminato il triennio ha una buona autostima, il 45% ha maturato sufficiente fiducia in sè, il 48,4% mostra una buona disposizione ad apprendere, il 66,6% è molto curioso e desideroso di imparare.

In merito aill’area “Processi“, il 20% dei docenti afferma di rilevare gli interessi e le inclinazioni dei bambini con strumenti formalizzati. Quasi il 91% delle scuole organizza incontri tra docenti dell’infanzia e della primaria per lo scambio di informazioni utili alla formazione delle classi.

Cosa farà l’Invalsi nell’a.s. 2020/2021

L’INVALSI, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, nel prossimo anno scolastico 2020-2021 si impegnerà in una campagna di informazione e formazione sulle finalità e le potenzialità del RAV Infanzia, così come nella fase di adattamento del RAV stesso per la definitiva messa a sistema dello strumento che, come indicato dalla normativa che lo ha introdotto, ha lo scopo di promuovere il miglioramento del servizio offerto dalle scuole.

APPROFONDIMENTI

 

Lara La Gatta

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