Un fatto increscioso che dimostra che in Italia c’è, purtroppo, un vero problema di razzismo. Ancora una volta, così come nel caso delle studentesse universitarie che hanno preso in giro una donna in quanto asiatica, tutto si è svolto a bordo di un treno. Lo riportano vari media tra cui SkyTg24 e Il Corriere della Sera.
Qui, lo scorso 8 maggio, Ikram Jarmouni, studentessa modenese che ha ricevuto il Premio America giovani per il talento universitario alla Camera dei Deputati, è stata vittima di insulti e minacce a causa del colore della sua pelle. La ragazza ha denunciato tutto postando un video di quei momenti sul suo profilo Instagram due giorni fa, il 10 maggio.
Tutto è accaduto proprio mentre la giovane si stava recando a Roma in occasione della premiazione. Ecco le sue parole: “Lunedì 8 maggio sono stata premiata come studentessa d’eccellenza italiana in Parlamento. Lo stesso giorno, mentre ero in treno verso Roma, sono stata aggredita, insultata e minacciata di morte per il colore della mia pelle. Nè le forze dell’ordine nè i capotreno sono intervenuti, nonostante abbia chiamato con urgenza entrambi. Non è stato fatto alcun tentativo di identificazione. Lui poteva essere potenzialmente armato. Questa poteva essere una strage.
Ma questa è l’Italia”.
La ragazza si è detta delusa proprio perché colui che l’ha aggredita verbalmente “l’ha fatta franca”: nessuno lo avrebbe fermato, e indisturbato avrebbe potuto passare a gesti più gravi.
Razzismo in treno, cosa è successo stavolta
La 22enne è un’attivista per i diritti umani e una studentessa magistrale in Diritti umani e Governance multilivello all’università di Padova. Nel video che la giovane ha pubblicato su Instagram si vede un uomo, attorniato da altri passeggeri che lo invitano a smetterla, che si rivolge alla giovane con epiteti volgari e offensivi anche a sfondo razziale, gridandole più volte “zingara” e “ti spacco la faccia”. La studentessa ha anche taggato, nel suo post, gli account social della Polizia di Stato, di Frecciarossa e di Trenitalia.
“Mi sono solo sporta per vedere cosa stesse succedendo qualche fila dopo la mia – ha raccontato la giovane – ma appena lo sconosciuto mi ha vista, si è scagliato su di me”. Insomma, evidentemente l’uomo ha usato un pretesto. “Non ero spaventata ma ho comunque chiesto agli altri passeggeri di chiamare il capotreno tramite l’apposito interfono”. Non ricevendo risposta, Ikram ha quindi contattato il 112: “Ho spiegato dove mi trovavo e qual era la situazione. Subito dopo mi hanno messo in attesa con tanto di musichetta ma poi ho dovuto interrompere la chiamata, perché l’uomo diventava sempre più molesto”.
Oltre al danno la beffa
Nel frattempo, lo sconosciuto ha minacciato di tirare fuori qualcosa dallo zaino per ammazzarla: “In quel momento mi sono spaventata per davvero”, ha ricordato Ikram. A quel punto, però, il treno è arrivato alla stazione di Roma Tiburtina e il passeggero è riuscito a scendere tranquillamente. “Dopo pochi minuti mi hanno ricontattato i carabinieri, chiedendomi dove fosse l’uomo. Ho spiegato che ormai se ne era andato e per tutta risposta mi hanno detto che, se non mi aveva attaccata fisicamente, allora la situazione non era così grave. Lo stesso ha fatto, poi, la capotreno, rinunciando a stendere il verbale, dato che non ero stata effettivamente aggredita”, ha continuato la studentessa.
“Quando sono arrivata alla Camera ero circondata da persone felici, ma dentro di me ero triste. Mi sono resa conto che, per quanto io possa essere brava, agli occhi di alcuni sarò sempre solo un’etichetta, datami per il colore della mia pelle”, ha concluso con amarezza la 22enne.