Sarà dato il via alla realizzazione di un Miur a impatto zero in virtù di un piano nazionale di interventi di efficientamento energetico nelle scuole. A esserne interessati gli istituti che soddisfano già i requisiti di sicurezza strutturale.
Il piano sarà realizzato in collaborazione con la Banca europea degli investimenti, gli enti locali selezionati potranno intervenire sugli edifici per migliorare ed efficientare le prestazioni energetiche delle scuole, risparmiando anche notevolmente sulle spese di gestione.
La realizzazione delle scuole innovative, previste dalla legge 107 del 2015, potrà usufruire di fondi non utilizzati nelle economie di questo filone di investimento (Efficientare energeticamente un edificio scolastico significa attuare una serie di interventi volti a conseguire un risparmio economico e migliori condizioni di comfort, nel rispetto dell’ambiente ).
Gli elementi chiave da tenere in considerazione per procedere con la riqualificazione energetica di una scuola sono:
- Involucro ad alte prestazioni energetiche: isolando le pareti di tamponamento, il solaio a terra e il solaio di copertura, è possibile ridurre la perdita di calore nella stagione invernale e migliorare il comfort.
- Finestre e daylighting: utilizzando meglio la luce naturale, è possibile risparmiare in energia elettrica e anche in climatizzazione.
- Illuminazione e sistemi elettrici: installando sistemi di illuminazione a LED e sensori di presenza sarà possibile rilevare immediatamente un risparmio energetico.
- Impianti di climatizzazione e ventilazione: i sistemi automatici permettono di regolare la temperatura negli ambienti e, di conseguenza, di ridurre gli sprechi di energia e ottimizzare il comfort.
- Sistemi alimentati ad energia rinnovabile: è possibile utilizzare le biomasse per la climatizzazione, il fotovoltaico o l’eolico con sistemi di accumulo per l’illuminazione e il solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria.
- Sistemi di gestione dell’acqua: sistemi di raccolta dell’acqua piovana che consentano il riutilizzo dell’acqua per i sanitari e l’irrigazione permettono di ridurre i costi di fornitura fino al 50%.