La Realtà Aumentata (R.A.) è uno strumento che si va sempre più utilizzando all’interno di attività che stimolino gli alunni all’interazione e all’apprendimento. Consiste nella visione, grazie ad una App da installare in uno smartphone o in un tablet, di un ambiente reale che si arricchisce con uno o più strati virtuali (“Overlay”).
Se la componente reale è totalmente assente allora, per definizione si parla di Realtà Virtuale. Queste creazioni potranno essere realizzate grazie ad un applicativo web-based su PC, notebook o anche sullo stesso dispositivo mobile.
Tecnicamente c’è bisogno di:
Un esempio di didattica con Realtà Aumentata viene dall’istituto di istruzione superiore Majorana di Brindisi che ha fatto della didattica nei mondi virtuali un suo cavallo di battaglia.
Il preside, Salvatore Giuliano (oggi sottosegretario di Stato all’istruzione), ha acquistato 10 ‘oculos rift’: così si chiamano i visori che permettono di catapultare in ragazzi in altri mondi.
“Li usiamo per le lezioni di astronomia, chimica e storia – spiega il dirigente scolastico – gli studenti si trovano nel bel mezzo del sistema solare, possono spostarsi, avvicinarsi ai pianeti e avere informazioni sulla superficie di Marte o la composizione della Luna. Con la ‘leap motion’ li portiamo poi all’interno di un laboratorio di chimica e lì sono alle prese con strumenti e provette che possono manipolare”.
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