Come il periodo pre natalizio, anche a fine anno scolastico è tempo di recite e saggi.
I video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici violano la privacy?
La risposta a questa domanda è contenuta in una faq pubblicata nella sezione Scuola e privacy, sul sito del Garante per la protezione dei dati personali.
L’Autorità ha chiarito che in questi casi non c’è violazione, perché le immagini sono raccolte per fini personali e destinate a un ambito familiare o amicale.
Tuttavia, va prestata particolare attenzione alla eventuale pubblicazione delle medesime immagini su Internet e sui social network. In caso di diffusione di immagini dei minori diventa infatti indispensabile ottenere il consenso da parte degli esercenti la potestà genitoriale.
Già con un provvedimento del 6 giugno 2007 lo stesso Garante aveva chiarito che i genitori possono filmare e fotografare i figli nelle recite scolastiche, ribadendo quanto già più volte precisato: le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori, durante recite e saggi scolastici, non violano la privacy.
E aveva ricordato a Dirigenti e operatori scolastici che l´uso di videocamere o macchine fotografiche per documentare eventi scolastici e conservare ricordi dei propri figli non ha ovviamente niente a che fare con le norme sulla privacy.
Si tratta, infatti, di immagini non destinate a diffusione, ma raccolte per fini personali e destinate ad un ambito familiare o amicale: il loro uso è quindi del tutto legittimo.
La diffusione è l’atto di divulgare dati personali al pubblico o, comunque, a un numero indeterminato di soggetti in qualunque forma (ad esempio pubblicandoli su Internet), anche mediante la loro messa a disposizione o consultazione.
Quindi, la diffusione senza consenso dell’interessato non è consentita.
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