Si sta avvicinado il periodo natalizio, momento in cui in molte scuole, così come a fine anno scolastico, si svolgeranno recite e saggi che vedono protagonisti bambini e ragazzi, per lo più minorenni.
I video e le fotografie raccolte dai genitori e nonni durante le recite, le gite e i saggi scolastici violano la privacy?
Riepiloghiamo le più recenti indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali, pubblicate nel Vademecum La scuola a prova di privacy.
L’Autorità ha ribadito che non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici.
Le immagini, in questi casi, sono raccolte per fini personali e destinate a un ambito familiare o amicale e non alla diffusione.
Va però prestata particolare attenzione alla eventuale pubblicazione delle medesime immagini su Internet e sui social network. In tali casi la diffusione di immagini dei minori richiede, di regola, il consenso informato degli esercenti la responsabilità genitoriale e delle altre persone presenti nelle fotografie e nei video.
La privacy sotto l’albero
Altre raccomandazioni sono contenute in un’altra guida del Garante, dal titolo “La privacy sotto l’albero“.
Molti i consigli utili per tutelare i propri dati personali e la riservatezza durante le festività natalizie, a partire dagli auguri che spesso arrivano sotto forma di cartoline virtuali. Il Garante invita alla prudenza, perché questi messaggi potrebbero anche contenere virus, link a servizi a pagamento, tentativi di phishing e programmi potenzialmente dannosi, come ransomware o software spia.
Altre cautele devono essere poste in essere quando si tratta di foto e video di pranzi, cene e festeggiamenti postate sui social media: non tutti infatti hanno piacere di essere riconosciuti in momenti privati o di far sapere dove e con chi trascorrono le festività natalizie. Quindi, prima di pubblicarli online, è bene accertarsi che gli altri siano d’accordo, soprattutto se si inseriscono anche tag con nomi e cognomi. Particolare attenzione va riservata alle foto e ai video in cui compaiono bambini e ragazzi.
Infine, tra le varie raccomandazioni, il Garante invita ad evitare di pubblicare sui social media informazioni che possano rivelare per quanto tempo si sarà assenti da casa e in quali giorni: potrebbero essere utili a eventuali malintenzionati.