Noi studenti, genitori e docenti della provincia di Pisa vogliamo esprimere e condividere il nostro disagio e la preoccupazione per l’attuale degrado della scuola pubblica.
Ogni giorno siamo costretti a constatare l’abbassamento continuo dei livelli di preparazione e lo svilimento di una didattica orientata a sviluppare nelle nuove generazioni la capacità di giudizio critico e la formazione di un pensiero autonomo.
Da più di vent’anni si assiste ad un progetto generale che mira a subordinare la scuola pubblica alle esigenze della produzione attraverso:
- continui tagli alla spesa per l’istruzione;
- permanente sovraffollamento delle classi, una delle principali cause della dispersione scolastica;
- riduzione delle ore di insegnamento delle discipline in nome dell’ alternanza scuola – lavoro o di fumose ore di orientamento e di educazione civica;
- esclusione dal dibattito e dalle decisioni dei reali protagonisti della scuola (docenti, studenti e famiglie);
- continua riduzione delle prerogative degli organi collegiali in una visione aziendalistica;
- continuo aumento della burocratizzazione della funzione docente a detrimento di quella didattica;
- continua e costante intromissione dei dirigenti nella didattica che limitano la libertà dei docenti e dei consigli di classe così come la garanzia di un apprendimento libero degli studenti.
Ma non si tratta solo di una cattiva pratica, è anche il risultato dell’offensiva “culturale” volta ad affermare gli interessi delle aziende come interessi nazionali e di tutti: perciò ogni cosa deve essere ad essi sottomesso. E dopo aver precarizzato il lavoro, costretto i giovani al perenne ricatto occupazionale, possono oggi affermare apertamente che lo stesso processo di formazione deve avere come unico scopo i “fabbisogni professionali delle imprese”.
Siamo convinti che la Scuola di oggi tradisca il dettato costituzionale e quel ruolo nella formazione e nella maturazione delle nuove generazioni che è stato l’obiettivo delle lotte sociali, non solo studentesche, che alla fine degli anni ’60 ne scossero le fondamenta. L’effetto fu un avanzamento dei diritti civili e sociali che la sottrasse al classismo, ne consolidarono la democrazia e il protagonismo studentesco con i decreti delegati del 1974 e, in definitiva, la trasformarono nella Scuola Pubblica che abbiamo conosciuto nei decenni successivi.
E siamo altresì certi che, anche oggi, solo un movimento che coinvolga attivamente giovani, famiglie e docenti possa opporsi con efficacia e rimettere in discussione il disegno di distruzione della Scuola Pubblica e garantire alle nuove generazioni il sapere per porsi dinanzi alla realtà non da sudditi ma da persone indipendenti.
In tale ottica come Coordinamento studenti, genitori e docenti – NO DM 328 abbiamo inviato, con l’adesione della FLC CGIL di Pisa, formale reclamo al Garante della Privacy per violazione della riservatezza di studenti e famiglie come atto dovuto soprattutto dopo l’introduzione delle cc. dd. Certificazioni delle competenze che reintroducono, pericolosamente, giudizi sui comportamenti e non sulle competenze.
Il testo è disponibile per chi fosse interessato a seguirci inoltrando analogo reclamo. Per informazioni scrivere a [email protected]
Testo DM 328 del 22 dicembre 2022
Coordinamento studenti, genitori e docenti – NO DM 328