Reclutamento

Reclutamento docenti, allo studio varie soluzioni per le immissioni in ruolo

Sul reclutamento dei docenti si è aperto un importante confronto tra i sindacati e il ministero per trovare soluzioni per le prossime immissioni in ruolo, che, come definito dagli obiettivi del PNRR, dovranno essere almeno 70 mila entro il 2024. Il confronto è stato proficuo, ma per la verità, l’Amministrazione ha voluto sentire le proposte sindacali per trovare soluzioni per le prossime immissioni in ruolo per gli anni 2023-2024 e 2024-2025. In buona sostanza si stanno studiando le strategie per inserire in ruolo, nella fase transitoria dove per partecipare ai concorsi servono i 24 CFU presi entro il 31 ottobre oppure i tre anni di anzianità del servizio negli ultimi cinque di cui uno nella disciplina per cui si aspira al ruolo, una buona parte dei docenti precari che popolano le GaE e le GPS.

Immissioni in ruolo con percorsi riservati

Non esiste una certezza su come entreranno in ruolo i docenti precari nei prossimi due anni, ma sembra che ci sia l’intenzione di attivare percorsi riservati per quei docenti che per esempio hanno svolto tre anni di servizio nell’ultimo quinquennio o per coloro che hanno i 24 CFU presi prima del 31 ottobre 2022. Potrebbero, il condizionale è un obbligo, essere banditi già in primavera dei concorsi riservati, ma c’è chi propone, per evitare l’attivazione di una macchina complessa come quella dei concorsi, l’immissione in ruolo direttamente da GPS I fascia anche per i posti comuni oltre che per i posti di sostegno. Esiste anche la proposta di attivare dei percorsi abilitanti ad hoc. Il confronto sul reclutamento è avviato, presto si attendono notizie certe, ma soprattutto si attendono le decisioni del Ministro Giuseppe Valditara sulle modalità concorsuali che adotterà, oltre i concorsi ordinari, per consentire le immissioni in ruolo di almeno 70 mila docenti.

Prossimi incontri al Ministero

Sul reclutamento si attendono altri incontri tra Ministero e sindacati, per accelerare sulle decisioni da prendere per raggiungere l’obiettivo fissato dal PNRR per le immissioni in ruolo da fare entro il 31 dicembre 2024. La Flc Cgil chiede tempestività per procedere con l’avvio di percorsi abilitanti per dare la possibilità ai precari che insegnano da anni di abilitarsi, ma anche per consentire, a chi è già di ruolo, di acqusire un’altra abilitazione per i passaggi di ruolo o di cattedra. La Gilda, con Rino Di Meglio, propone di utilizzare le GPS I fascia ed elenchi aggiuntivi per entrare in ruolo non solo per il sostegno, ma anche per i posti comuni.

La UIL scuola Rua in un comunicato di queste ore, svela che il Ministero ha proposto dei concorsi riservati per i docenti precari: Docenti con almeno 3 anni di servizio: prevedere un concorso riservato, con prova di accesso le cui modalità dovranno essere verificate, per chi è in possesso dei 24 CFU e di almeno 3 anni di servizio. Un primo concorso potrebbe svolgersi già nei mesi di marzo e aprile prossimi e un successivo concorso nell’a.s. successivo. A quest’ultimo potranno partecipare quelli che abbiano conseguito almeno 30 CFU dei 60 previsti con il nuovo percorso previsto dal DL 36/22 (il DL prevede un percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione dei docenti di posto comune, compresi gli insegnanti tecnico-pratici, delle scuole secondarie di I e II grado durante il quale bisogna acquisire 60 CFU).

Lucio Ficara

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