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Reclutamento docenti, Bianchi: “la professione dell’insegnante richiede una preparazione costante”

Alle ore 13.45 di oggi, mercoledì 16 febbraio, la Commissione Cultura, nell’ambito dell’esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), svolgono l’audizione del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Il ministro ha dichiarato: “Per quanto riguarda la formazione del personale della scuola, io ritengo che sia una chiave importante”. Per fare questo, il ministro punta sull’attività di tirocinio degli aspiranti docenti, che deve essere fatta nelle scuole, con tutor adeguati, sul tema della pedagogia generale e di come si insegnino le materie. “Il fatto che un ragazzo o una ragazza giovani si laureano in matematica, non vuol dire che sappiano insegnare matematica – aggiunge Bianchi. Questa enfasi su come si insegnano le discipline è qualcosa che nei nostri corsi di laurea non c’è. Non c’è un percorso che insegni a come insegnare”.

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Obiettivi entro il 2022

Durante la seduta il ministro ha esposto una timeline degli obiettivi da raggiungere entro l’anno. Entro giugno 2022 sarà messa in atto la riforma del sistema del reclutamento dei docenti e della scuola innovativa, mentre entro la fine del 2022 le riforme degli Istituti tecnici professionali, degli Its, dell’organizzazione del sistema scolastico, del sistema di orientamento e della formazione continua.

Ecco gli investimenti del ministero dell’Istruzione

Edilizia scolastica
Nei piani del ministro c’è la costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici (800 milioni), asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia (4.600 milioni), estensione del tempo pieno e mense (960 milioni), potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola (300 milioni), messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica (3.900 milioni). Per la parte di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole, i progetti saranno individuati dalle regioni entro febbraio 2022 e poi saranno recepiti in un decreto del Ministro dell’istruzione entro marzo 2022, nell’ambito della Programmazione triennale nazionale vigente o in altri piani e programmi ragionali già adottati a seguito di procedura selettiva.



Redazione

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