E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 giugno il decreto legge 75 in materia di organizzazione delle Pubbliche amministrazioni.
Con l’articolo 20 vengono modificate le regole sul reclutamento del personale scolastico in modo da accelerare le procedure di selezione e di assunzione.
Una disposizione importante prevede che “per i concorsi banditi a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e per tutto il periodo di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” la prova scritta dovrà essere svolta con l’ausilio di mezzi informatizzati e consisterà in una batteria di “quesiti a risposta multipla volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese”.
La regola dovrebbe valere almeno fino al 2026, perché al termine del periodo di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ci sarà la possibilità di optare per una prova scritta con più quesiti a risposta aperta volta all’accertamento delle medesime competenze”.
Dal 2026, però, l’accesso alla prova scritta potrebbe essere riservato a coloro che superano una prova preselettiva.
Rimarrà ovviamente la prova orale che sarà volta ad accertare, in particolare, le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico.
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