Le due strade per il reclutamento docenti, quella dalle Mad – le domande di messa a disposizione – e quella dalle Gps – le graduatorie provinciali per le supplenze – ad oggi non sono alternative, dato che la Mad, come spieghiamo anche a seguire, può essere inviata anche dai docenti inseriti nelle Gps.
Il punto è che se non si riaprissero le Gps, i neolaureati non avrebbero modo di inserirsi nelle graduatorie e dunque potrebbero aspirare a una cattedra per il prossimo anno scolastico solo attraverso l’opzione messa a disposizione, che resterebbe uno degli strumenti di reclutamento docenti più rilevante.
Una questione di stretta attualità su cui il Ministero e le sigle sindacali sono in fase di contrattazione e su posizioni diverse, in quanto i sindacati ritengono sbagliato rinviare l’aggiornamento e prorogare la validità delle graduatorie vigenti, mentre il Ministero spinge per la proroga per avere più tempo per tarare al meglio la piattaforma informatica e gli algoritmi per il reclutamento.
In attesa che la situazione si sblocchi e che il Ministero giunga a una mossa precisa, i neolaureati hanno comunque la possibilità di aspirare a una supplenza tramite istanza di messa a disposizione.
Per far fronte alla perdurante emergenza sanitaria e al fine di consentire alle scuole di attribuire le cattedre o le ore ancora disponibili, anche quest’anno, come l’anno scorso, è possibile in via eccezionale procedere alla nomina dei docenti che invieranno la messa disposizione anche se inclusi in GPS o in graduatorie di istituto di altre province. Lo ha chiarito la nota del 27 settembre scorso del Ministero dell’Istruzione.
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