Reclutamento

Reclutamento docenti: l’algoritmo danneggia i primi in graduatoria, così non si valorizza il merito. La lettera a Meloni

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’avvocata Martina M.E. Mastronardi indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in merito al meccanismo dell’assegnazione delle cattedre, giudicato dalla scrivente completamente inadeguato e portatore di ingiustizie.

Illustrissima Presidente, ricorro a Lei quale massima autorità politica italiana, nel tentativo di rappresentarLe le difficoltà nelle quali versa il personale docente precario, provato da una modalità di conferimento degli incarichi di docenza del tutto inadeguata ed inefficace. Sono giorni di apprensione per tanti aspiranti insegnanti che attendono l’eventuale assegnazione di cattedra per l’a.s. 2023/2024.

Sono, altresì, giorni di delusione per quanti hanno già subito gli effetti deleteri dello strumento dell’algoritmo e, dunque, sono costretti a ricercare una diversa occupazione, al fine di ottenere serenità lavorativa e stabilità economica.

In questi giorni, sono in atto le operazioni di conferimento degli incarichi di docenza a tempo determinato, dirette dai diversi uffici scolastici provinciali. Ebbene quest’ultimi utilizzano, per l’individuazione del docente assegnatario di cattedra, l’“algoritmo”, uno strumento che già lo scorso anno ha mostrato tutta la sua inefficienza, raccogliendo unanime disapprovazione dagli operatori del settore.

Sul punto mi duole sottolineare che il funzionamento dell’algoritmo determina l’insorgere di vere e proprie ingiustizie, le quali non fanno altro che acuire malcontento e senso di delusione per le istituzioni statali. Giova, al riguardo, sintetizzare la vicenda in esame, al fine di comprendere al meglio le criticità già emerse.

Nel mese di luglio u.s., gli aspiranti docenti sono stati invitati ad esprimere 150 preferenze rispetto a potenziali sedi di lavoro. Per molti insegnanti questa scelta è stata effettuata senza preventivamente conoscere le disponibilità delle singole scuole, con evidente problematicità nella espressione delle preferenze.

L’algoritmo è programmato per assegnare la cattedra solo in presenza di una assoluta corrispondenza tra la scelta della sede operata e la vacanza del posto, il tutto previo scorrimento delle graduatorie – GPS e GUI – ove i docenti sono inseriti in modalità decrescente, in ragione del punteggio maturato. Ancora, la normativa sull’attribuzione degli incarichi prevede che, qualora un aspirante docente non abbia inserito tra le sedi disponibili quelle “vacanti”, egli risulterà rinunciatario. Tale circostanza determina l’inaccettabile conseguenza che il malcapitato non potrà più concorrere per l’assegnazione della cattedra dalle graduatorie GPS e GUI vigenti, neppure ove sopraggiungano disponibilità successive e vi sia corrispondenza tra le sedi inserite ed il posto vacante.

Ciò sul diabolico presupposto che l’algoritmo, a detta degli uffici scolastici provinciali, non è abilitato a scorrere nuovamente la graduatoria ab inizio. In altri termini l’algoritmo, per quel che è noto, non sarebbe programmato per attribuire incarichi agli aspiranti docenti non nominati in precedenza, anche qualora essi abbiano un punteggio superiore ed anche qualora essi abbiano espresso una sede di preferenza nelle more divenuta vacante.

Avviene, dunque, con preoccupante frequenza, che l’attribuzione di incarichi sia effettuata a beneficio di insegnanti con punteggi inferiori rispetto al personale dichiarato “rinunciatario” dall’algoritmo. È evidente che questa modalità di reclutamento del personale docente contrasta gli obiettivi di valorizzazione del merito che il Suo governo ha intenzione di perseguire. È, altresì, evidente che l’utilizzo dell’algoritmo per le suesposte finalità non può – né deve più tollerarsi poiché foriero di vergognose ingiustizie.

A tal uopo Le chiedo di intervenire, nello svolgimento delle Sue funzioni di indirizzo dei diversi dicasteri, affinché il Ministero competente, al quale la presente è indirizzata per opportuna conoscenza, proponga un alternativo strumento di reclutamento dei docenti precari, già a partire dal prossimo anno scolastico. Confidando nel Suo sostegno, Le porgo i miei migliori saluti, augurandoLe un buon prosieguo nel Suo delicato lavoro al servizio dell’Italia e degli Italiani.

Martina Mastronardi

Redazione

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