Il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli ha inviato una lettera al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in cui vi sono le proposte per l’attuazione della riforma del reclutamento prevista nel Pnrr:
– la scuola secondaria ha bisogno di una formazione in ingresso specifica di impianto metodologico didattico. Nella scuola primaria e dell’infanzia la Laurea in Scienze della Formazione Primaria assolve all’obiettivo della formazione specifica dei futuri docenti, mentre nella secondaria l’ambito della didattica e delle metodologie rimane quello più carente nell’attuale profilo dell’accesso al ruolo del docente
– I corsi previsti rappresentano una risposta per i precari in termini di accesso all’abilitazione e ne qualificano la professionalità. Infatti la norma prevede nei primi tre cicli quote di riserva dei posti (da definire) per i lavoratori precari che abbiano un contratto in essere nella classe di concorso presso scuola statale, paritaria e IeFP.
– Sono previsti corsi da 30 CFU rivolti ai docenti già abilitati in altra classe di concorso o altro grado (cosiddetti ingabbiati, per i quali finalmente potrebbero partire i corsi) e per i docenti specializzati assunti su sostegno, privi dell’abilitazione sulla disciplina.
– Il ricorso crescente ai corsi di abilitazione esteri da parte di docenti italiani sta creando una torsione nel nostro sistema di reclutamento. Anche per questo occorre un percorso regolare avviato con periodicità in Italia.
– L’avvio tempestivo dei corsi è funzionale all’obiettivo di realizzare le assunzioni entro il 2024 con il nuovo sistema.
2) Realizzare nuove assunzioni su sostegno prorogando la procedura di reclutamento da 1 fascia GPS:
Negli ultimi due anni scolastici le assunzioni da 1 fascia GPS sostegno hanno dato risultati positivi: circa 24 mila assunzioni di docenti specializzati nel sostegno. Dal 1° settembre 2023 vi sarà anche un aumento di 9 mila unità di organico di diritto di sostegno e le assunzioni da GPS degli specializzati costituiscono l’unica reale possibilità di coprire
quei posti con un docente stabile. Peraltro, avviare oggi un concorso ordinario non consentirebbe mai di centrare l’obiettivo entro il prossimo settembre e anche rispetto alla nuova procedura regionale prevista dall’art. 1 comma 980 L178/2020 il ricorso alle GPS risulta più efficace e veloce.
3) Assumere gli idonei dei concorsi ordinari 2020
Per raggiungere l’obiettivo delle 70 mila assunzioni entro il 2024 è utile immaginare di utilizzare anche le graduatorie dei concorsi ordinari banditi nel 2020. I docenti che hanno superato il concorso ordinario 2020 hanno superato una procedura selettiva e articolata e si può immaginare che la loro assunzione possa essere ricondotta all’obiettivo di finalizzare le immissioni in ruolo entro il 2024, individuando le soluzioni più utili a far rientrare queste assunzioni nel paniere del PNRR.
4) Definire le procedure di assunzione dei precari con tre anni di servizio:
Occorre inoltre ricordare che a oggi vi sono circa 20 mila docenti precari che hanno partecipato al concorso “straordinario-bis” che hanno maturato almeno tre anni di servizio e sono rimasti fuori dal percorso di assunzione e altre migliaia che, pur non avendo partecipato a questa procedura, hanno già maturato i tre anni di servizio. Occorre individuare le soluzioni concrete per far accedere alla formazione abilitante questi docenti per poi poterli assumere, tenendo conto delle nuove regole e procedure previste nella riforma.
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